Stati Uniti: Obama afferma che la Cannabis è meno pericolosa dell’alcol. Ha ragione?

Mentre l’uso della cannabis è autorizzato negli Stati americani del Colorado e di Washington, dal 1° gennaio, Barack Obama ha dichiarato che questo prodotto “non è più pericoloso dell’alcol”, in un’intervista concessa al magazine “The New Yorker”, pubblicato domenica 19 gennaio.
Il Presidente americano ha dettagliato la propria posizione al riguardo: “Considero il fatto di fumare erba come una pessima idea, è un vizio non molto diverso da quello delle sigarette che ho fumato quando ero giovane e fino a un’età avanzata della mia esistenza adulta”.
Barack Obama ha veramente ragione di affermare che la Cannabis è meno pericolosa dell’alcol?
Si, la cannabis provoca meno morti
“La cannabis è considerata meno nociva dell’alcol e del tabacco”. È quanto ha scritto in un rapporto redatto in inglese e in PDF nel 2008, la Fondazione Beckley, un’istituzione britannica che milita per una legalizzazione controllata della cannabis. La fondazione afferma che solo due decessi nel mondo sono stati direttamente attribuiti al consumo di cannabis, senza precisarne le cause esatte. Queste morti sono difficili da spiegare poiché è impossibile raggiungere una dose letale di cannabis, anche con il consumo tradizionale estremamente elevato. La fondazione indica che l’alcool e il tabacco causano la morte di circa 150 000 persone all’anno soltanto nel Regno Unito.
Nel 2012, uno studio di uno psichiatra inglese dell’Università di Yale (Stati Uniti) ha stabilito che sulla strada l’alcol è responsabile di incidenti mortali quanto la cannabis. Guidare dopo aver fumato marijuana raddoppia i rischi di un incidente mortale. Con l’alcol però il rischio sarebbe maggiore.
Concretamente, il consumo d’alcol favorisce i comportamenti a rischi: le persone che guidano dopo aver bevuto un po’ troppo tendono a guidare velocemente e non rispettano le distanze di sicurezza. La marijuana ha sostanzialmente l’effetto contrario, e i soggetti che hanno fumato tendono a guidare lentamente e a mantenere le distanze tra i veicoli. Gli specialisti hanno difficoltà a spiegare queste affermazioni ma in numerosi sostengono che il soggetto che ha fumato ha maggior coscienza del proprio stato rispetto a una persona che ha bevuto eccessivamente.
Entrambi sono tossiche
L’alcol a lungo termine ha degli effetti negativi sul fegato e il sistema nervoso centrale, evocando rischi di cirrosi per il primo organo e di polineuropatia per il secondo. Per la cannabis, gli effetti sono certamente differenti. Si possono citare due studi comparsi nel 2012. Uno pubblicato nella rivista “Cancer” che ha evidenziato un rischio di tumore ai testicoli per i consumatori di cannabis. L’altro pubblicato sulla rivista dell’Accademia americane delle scienze che ha messo in evidenza un abbassamento di circa 8 punti del quoziente intellettuale di individui che consumano regolarmente cannabis. Senza contare la tossicità legata alle sigarette, come spiega il sito ufficiale Drogues info service. Un fenomeno quasi inevitabile poiché il prodotto si fuma generalmente mischiato al tabacco.
I tassi di dipendenza sono paragonabili
Sotto questo punto di vista, l’alcol e la cannabis sono sensibilmente simili. Questi due prodotti rendono meno dipendenti dell’eroina o del tabacco ma la dipendenza della cannabis si colloca sostanzialmente sullo stesso piano di quella dell’alcol: tra il 3 e il 5% delle persone che ne fanno uso sono dipendenti.
Se i tassi sono simili le tipologie di dipendenze differiscono tra loro. Quella provocata dalla bevanda è psicologica e fisiologia mentre quella indotta dalla cannabis è unicamente psicologica.
Manuel Giannantonio
(Twitter @ManuManuelg85)
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21 gennaio 2014