Spagna: perde i pezzi

Scontro aperto in Spagna tra il ministro della Giustizia di Madrid, Gallardon, e il presidente catalano, ArturMas, che tira dritto nel suo progetto: il 9 novembre del 2014 la Catalogna voterà per l’indipendenza dalla Spagna.
Naturalmente il governo di Madrid si dice contrario all’iniziativa popolare opponendo forti dubbi di costituzionalità della richiesta della regione autonoma, proposta proibita dalla Costituzione del 1978. Secco il no anche del premier spagnolo Rajoy al quale l’idea di una possibile secessione non passa neanche nell’anticamera del cervello: la Spagna è e deve rimanere una sola.
Il clima era apparso abbastanza surriscaldato già l’11 settembre scorso in occasione della “Diada”, festa nazionale catalana, quando circa un milione e mezzo di catalani si sono riversati nella città delle Ramblas per rivendicare l’autodeterminazione della loro regione.
Alle secolari motivazioni storiche (la Catalogna ha mantenuto la sua indipendenza fino al 1469, anno del matrimonio tra Ferdinando d’Aragona e Isabella di Castiglia), culturali (lingua e tradizioni catalane) e alle rivendicazioni del movimento nazionalista catalano sorto nel XIX secolo, si è aggiunta in questi ultimi mesi una forte disapprovazione del governo centrale, responsabile di una pressione fiscale per i contribuenti Catalani, costretti a pagare ogni anno più tasse di quello che ricevono indietro come servizi pubblici e sanitari.
Di fronte al diniego del governo centrale per un’autonomia fiscale è ripartita la mai sopita questione catalana.
Unico deterrente che potrebbe fermare l’iniziativa separatista potrebbe essere l’esclusione dall’Unione Europea, possibilità e paura cavalcata da Rajoy.
Secondo l’articolo 4.2 del Trattato dell’Unione Europea, infatti, come ha notato il Commissione, José Barroso, con la indipendenza la Catalogna rischia di rimanere fuori dalla Ue e dovrebbe rinegoziare la sua adesione. Di parere opposto sembra essere, invece,la Commissaria alla Giustizia, Viviane Reding: la Catalogna potrebbe essere un nuovo stato della Ue.
Cristian Cavacchioli
17 dicembre 2013