Stati Uniti: lo spionaggio della NSA è probabilmente incostituzionale

Secondo un tribunale federale americano di Washington D.C, la raccolta di dati criptati e privati del governo americano per mano di Edward Snowden la “talpa del Datagate” è probabilmente contraria alla costituzione.
Le persone vittime dello spionaggio della NSA (National Security Agency) avranno la possibilità di invocare un nuovo processo nei confronti del governo e il peso di questo processo non sarà così riduttivo se ci sarà un forte collettivo alla base.
In attesa del processo, il giudice ha spiegato che la raccolta dati dovrebbe essere interrotta. Certamente la NSA non smetterà di spiare i nostri cellulari.
“La tecnologia quasi orwelliana ’George Orwell è uno scrittore il cui vero nome è Eric Arthur Blair, è nato il 25 giugno del 1903 a Motihari e morto il 21 gennaio 1950 a Londra’ che permette al governo di immagazzinare e di analizzare i metadati dei telefoni di ogni utente negli Stati Uniti è differente rispetto quanto accaduto nel 1979”, ha dichiarato il giudice federale americano Richard Leon, riferendosi al caso Smith contro Maryland, il primo caso in cui il governo raccolse dati di natura telefonica.
“L’idea che il governo possa raccogliere dei dati simili su centinaia di milioni di persone e conservarli per un periodo di cinque anni, con l’apporto quotidiano di nuovi dati a vita, è nell’ordine della fantascienza”.
È più importante quello che c’è nell’aria. In effetti dopo la scoperta dei documenti trasmessi da Edward Snowden, è il primo caso giuridico che potrebbe interrompere il programma di sorveglianza della NSA.
Purtroppo tutta questa debacle giuridica prenderà un bel pò di tempo prima che qualcosa di concreto e definitivo possa essere finalmente essere approvato.
Manuel Giannantonio
(Twitter @ManuManuelg85)
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17 dicembre 2013