Stati Uniti: la NSA accusa le agenzie europee
I servizi segreti americani organizzano la risposta al mondo sul caso Datagate. Gli equilibri diplomatici tra gli Stati Uniti e gli alleati europei sono delicatissimi a causa della sfiducia instauratasi dopo le rivelazioni di Edward Snowden al mondo. Il direttore della NSA ha fornito le sue verità sul caso in un’udienza in cui emergono dettagli che cambino le carte in tavola.
Martedì, il direttore della NSA (National Security Agency), il generale Keith Alexander, così come il direttore nazionale James Clapper, sono stati ascoltati dalla commissione della Camera dei rappresentanti. Sotto giuramento, il generale ha affermato che le rivelazioni dei quotidiani francesi “Le Monde”, spagnolo “El Mundo” e italiano “l’Espresso” sulle intercettazioni di comunicazioni elettroniche dei cittadini europei sono “completamente false“ e prive di fondamento.
Qualche ora prima dell’udienza di Keith Alexander, il ”Wall Street Journal” aveva già fornito spiegazioni piuttosto contorte: “Dei responsabili americani affermano che i documenti forniti da Snowden, sono stati male interpretati ed evocano intercettazioni telefoniche realizzate dai servizi segreti francesi e spagnoli condivisi successivamente con la NSA”. Dopo aver studiato i documenti pubblicati da questi giornali, i responsabili americani hanno determinato che sono stati redatti dalla NSA “sulla base dei dati ricevuti dai servizi segreti europei”, afferma il “Wall Street Journal”.
Inoltre, il direttore della NSA afferma che i suoi servizi “non hanno raccolto queste informazioni sui cittadini europei”. Interrogato sul fatto di essere a conoscenza della condivisione di queste informazioni con gli alleati europei e se quest’ultimi condividevano i loro dati con l’agenzia americana, il generale Alexander ha risposto affermativamente, mentre secondo il quotidiano “Suddeutsche Zeitung “, la Francia avrebbe collaborato con la NSA, secondo i documenti forniti da Snowden. Queste dichiarazioni dei due responsabili dell’agenzia americana sopraggiungono mentre il Presidente democratico del Senato vuole lanciare un riesame maggiore delle operazioni di spionaggio.
James Clapper, ha inoltre lasciato intendere che I membri della delegazione parlamentare europea in visita a Washington per chiedere spiegazioni all’amministrazione Americana sulle attività di spionaggio nell’Unione europea, potrebbero non essere a conoscenza delle azioni dei servizi segreti dei loro paesi.
“È molto chiaro che il numero di telefono della Cancelliera Merkel è stato trovato nei dossier americani”, ha assicurato il tedesco Elmar Brok, membro della delegazione. Quanto ai dati che riguardano l’Italia, la Francia e la Spagna, “è un’altra storia”.
di Manuel Giannantonio
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30 ottobre 2013