Brasile: tragedia sfiorata, viceministro spara sui manifestanti
Le foto inchiodano il politico brasiliano Pereira mentre apre il fuoco contro i contadini “Sem-terra” che avevano occupato il dicastero.
Attimi di terrore in Brasile. Nello stato di Bahia, il viceministro per la sicurezza pubblica Ari Pereira ha aperto il fuoco contro alcuni contadini facenti parte del movimento Sem terra, che protestavano contro l’uccisione del loro leader Fabio Santos.
La vicenda è stata immortalata dagli scatti fotografici pubblicati sull’edizione on-line de Il Globo: il viceministro punta l’arma e spara tre volte sui manifestanti, che erano riusciti ad entrare negli uffici del ministero e si trovavano nell’atrio, ma fortunatamente il gesto di Pereira non ha avuto conseguenze e nessuno è stato ferito.
La battaglia di questi manifestanti dura da molto tempo.Il movimento Sem terra nasce negli anni ’80 per sostenere la causa dei contadini senza terra, cioè di tutti coloro che erano costretti a lavorare per gli altri e che sopportavano lo sfruttamento perpetrato dalla classe latifondista.
Giustizia sociale e riforma agraria sono i loro obiettivi e la Costituzione del 1988, prevedendo la possibilità per i contadini organizzati di esercitare pressioni sul governo per la distribuzione degli appezzamenti, ha dato uno slancio ai sem-terra che continuano a lottare ancora oggi attraverso manifestazioni pubbliche, cortei ed occupazioni di terre incolte.
La sparatoria riflette una società spaccata in due, da un lato la pistola del potere politico e della ricchezza, dall’altro il grido di giustizia dell’indigenza che chiede solo di avere il diritto di organizzare liberamente la propria vita e di viverla dignitosamente.
Dopo la sparatoria i manifestanti, ancora sotto shock, sono stati accolti da Mauricio Barbosa, ministro per la pubblica sicurezza dello stato di Bahia, Stato che è governato dal partito dei lavoratori, lo stesso del presidente Roussef.
di Benedetta Cucchiara
11 settembre 2013