Siria, Piccinin rivela: ‘armi chimiche non sono state usate da Assad’. Quirico: ‘folle affermarlo con certezza’

Siria. La liberazione di Domenico Quirico, giornalista italiano de ‘La Stampa, rapito cinque mesi fa non solo è una delle poche ‘buone’ notizie che giungono in questi giorni dalla Siria ma può rappresentare una chiave di volta per il venturo attacco armato tanto voluto dal presidente Barack Obama.
Domenico Quirico ha difatti cominciato a raccontare alla stampa, insieme all’altro prigioniero, l’insegnate belga Pierre Piccinin, l’Odissea che hanno dovuto sopportare in questi interminabili mesi di prigionia: violenze fisiche, due fase esecuzioni e due tentativi falliti di fuga.
I due però hanno anche avuto modo di ascoltare diverse conversazioni dei ribelli che li tenevano in reclusione. A tal proposito Piccinin stamani ha dichiarato, nel corso di un’intervista a RTL – Tvi, che:
«Assad non ha usato i gas. Il regime non ha usato i gas. È un dovere morale dirlo. Non è il governo di Bashar al-Assad ad avere utilizzato il gas sarin o un altro gas nella periferia di Damasco». Ha detto Piccinin chiarendo poi di aver sorpreso alcuni ribelli mentre ne parlavano. Una rivelazione questa, ha aggiunto l’insegnante belga: «che mi costa perché da maggio 2012 sostengo con decisione l’esercito libero siriano nella sua giusta lotta per la democrazia . Per il momento, però, per una questione di etica Domenico ed io siamo determinati a non fare uscire i dettagli di questa informazione. Quando la ‘Stampa’ riterrà che è venuto il momento di dare dettagli su questa informazione, lo farò anch’io in Belgio».
Una rivelazione che potrebbe spostare l’ago della bilancia sul possibile intervento militare made in Usa. Un intervento motivato proprio dal voler fermare l’uso di armi chimiche da parte del governo di Assad. Piccinin ha spiegato che quanto lui e Quirico hanno appreso dell’intenzione degli Usa di agire per questo motivo la loro testa era ‘in fiamme’ poiché: «eravamo prigionieri laggiù, bloccati con questa informazione e per noi era impossibile darla».
Rivelazione questa che potrebbe cambiare la decisione del Congresso degli Stati Uniti chiamato a dare l’ultimo ‘voto di fiducia’ (voto atteso per mercoledì 11 settembre) alla risoluzione firmata da Obama per intervenire militarmente in Siria.
Intanto continua la ‘guerra mediatica’ fra chi appoggia la risoluzione interventistica statunitense e chi spinge per trovare una soluzione diplomatica al conflitto siriano.
Il segretario di Stato statunitense, John Kerry, è tornato ad avvertire la comunità internazionale sulla necessità di un rapido intervento armato, affermando che l’attacco potrebbe esser evitato a patto che Assad consegni le armi chimiche entro settimana prossima. Kerry, che si trova a Londra per incontrare il ministro degli esteri britannico William Hague, ha poi precisato che: «la soluzione politica è stata perseguita per anni e resta la soluzione ultima. Gli Usa non stanno dicendo di volere una guerra, ma pensano ad un attacco incredibilmente ristretto e limitato» allo scopo di soffocare la capacità bellica di Assad.
Papa Francesco intanto continua a chiedere alla comunità internazionale di perseguire una via diplomatica ed evitare la guerra, queste le sue parole: «Sempre rimane il dubbio se questa guerra di qua o di là è davvero una guerra o è una guerra commerciale per vendere queste armi, o è per incrementarne il commercio illegale? No al commercio e alla proliferazione delle armi. Preghiamo perché cessi subito la violenza e la devastazione in Siria e si lavori con rinnovato impegno per una giusta soluzione del conflitto fratricida».
Aggiornamento delle ore 19:26
In serata arriva il primo commento di Domenico Quirico su quanto rivelato quest’oggi da Piccinin sull’uso delle armi chimiche in Siria. Quirico, dalle pagine de ‘La Stampa’ fa sapere che sarebbe: «folle dire che io sappia che non è stato Assad a usare i gas».
Enrico Ferdinandi
9 settembre 2013