Il lavoro di Cirielli in Moldavia, molto più che un semplice partner strategico
L’impegno dell’Italia verso la Moldavia va oltre l’evento in sé rappresentato dalla Conferenza Ministeriale della Moldova Partnership Platform e abbraccia sia l’adesione moldava all’Ue – anche grazie all’impegno italiano con la co-presidenza del Gruppo di Lavoro dedicata all’energia e all’ambiente – sia la proiezione italiana su scala globale.
Questa la direttrice di marcia imboccata dal vice ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Edmondo Cirielli, che ha svolto una missione a Chisinau proprio per rafforzare il percorso verso questi due obiettivi e aggiungere densità alla profondità strategica che vede l’Italia particolarmente impegnata anche alla luce della Presidenza del G7. Già a luglio, il Vice Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ha ricevuto una delegazione del Parlamento moldavo per un confronto che ha confermato l’eccellente stato delle relazioni bilaterali.
“La Moldova è un Paese amico con cui condividiamo solide radici culturali, anche grazie alla presenza di una comunità di circa 300mila cittadini moldavi residenti in Italia” ha commentato Cirielli, che ha sottolineato che l’Italia sostiene con convinzione gli sforzi della Moldova per entrare nell’Unione Europea. Il Vice Ministro ha discusso con i propri interlocutori sulle prospettive di un ulteriore rafforzamento della cooperazione bilaterale ed effettuato un giro d’orizzonte su alcune delle principali tematiche di interesse comune a livello regionale e internazionale.
Tra meno di un mese, poi, in Moldavia si vota. La presidente in carica, Maia Sandu, cercherà la riconferma alle urne nello stesso giorno del voto che potrebbe sancire la volontà popolare di inserire nella Costituzione nazionale la prospettiva di partecipare al progetto dell’Unione Europea. Grande attenzione per le regioni filo-russe della Transnistria e della Gagauzia.