Elezioni in Grecia. Mitsotakis non si accontenta

Si sono concluse, almeno per il momento, le elezioni politiche in Grecia. L’uscente premier Kyriakos Mitsotakis si riconferma vincitore portando il partito conservatore Nea Dimokratia a guida del popolo greco. Nonostante la vittoria schiacciante, con oltre il 40% di voti, non è stato comunque possibile creare un governo, neanche di coalizione, e dopo un’iniziale mandato esplorativo, appena conclusosi, altre elezioni si prospettano a breve.
La vittoria della destra conservatrice
Già primo ministro della Grecia, era succeduto al rivale Alexis Tsipras nel 2019, portando lo storico partito della destra greca a governare in un momento in cui il debito pubblico era ancora alle stelle, nonostante i tentativi di austerity operati dal precedente governo. Un primo mandato che ha comunque lasciato il segno nei cuori ellenici considerando la vittoria schiacciante ottenuta col 41% che ha lasciato indietro i partiti degli avversari. Syriza, il partito della sinistra radicale e progressista di Alexis Tsipras si ferma al 20%, il PASOK(Movimento Socialista Panellenico) all’11 e il MeRA di Yanis Varoufakis, che non arriva al 3%, rischia di restare escluso dalla formazione del parlamento greco.

Le dichiarazioni
«I dati delle urne sono chiari: il messaggio è che Nea Dimokratia è autonoma», così ha esordito Mitsotakis una volta venuto a conoscenza del risultato delle elezioni. Fiducioso e calmo ha subito lasciato intendere che – non avendo ottenuto la maggioranza assoluta per governare e non avendo nessuna intenzione di creare una coalizione di larghe intese – non sono queste le elezioni conclusive che porteranno al nuovo governo. «Alle prossime elezioni dimostreremo che quello che hanno voluto i cittadini, l’autosufficienza di Nea Dimokratia, verrà confermato matematicamente». Una chiusura, dunque, che non lascia spazio ad alcuna ipotesi. D’altro canto, se inizialmente il leader della sinistra Tsipras si era illuso che ciò potesse accadere, adesso accusa la sconfitta e si prepara alle prossime elezioni consapevole che i tempi sono molto stretti per correre ai ripari e chiede al suo partito coesione «per combattere la battaglia nelle migliori condizioni possibili».

Il caso
Una Grecia che continua a mantenersi a destra, sempre più a destra, date le simpatie mal celate che Mitsotakis ha sempre nutrito nei confronti degli ambienti di estrema destra. Fortunatamente, a tutela del popolo greca si è schierata la Corte Suprema che proprio in queste elezioni ha vietato la presentazione delle liste di Ilias Kassidiaris, volto storico del partito neonazista Alba Dorata. La Corte si è potuta esprimere in merito alla non candidabilità di Kassidiaris, che al momento sconta una pena detentiva di 13 anni per associazione a delinquere, proprio perché in Grecia non è permesso candidarsi anche se si hanno condanne di primo grado, come in questo caso.

Le prossime elezioni
Il 25 giugno, molto probabilmente, i greci verranno chiamati nuovamente alle urne. Dopo un iniziale mandato esplorativo e un colloquio con la presidente della Repubblica Katerina Sakellaropoulou, Mitsotakis ha annunciato che la strada che si sta intraprendendo è quella di nuove elezioni con il nuovo sistema elettorale, votato proprio durante il suo precedente governo. In questo caso, dato l’ottenimento di un bonus di maggioranza che fornirebbe ben 50 seggi al partito più votato, se la situazione attuale dovesse ripetersi, la Nea Dimokratia potrà governare autonomamente, nei limiti della Costituzione Greca.