Stati Uniti: il mostro di Cleveland condannato a 1000 anni di detenzione
La Giustizia Americana è nota per la sua rigidità e anche in questo caso nessuno sconto. Ariel Castro l’autore del sequestro di Cleveland nell’Ohio, è stato condannato al carcere a vita. Il giudice Michel Russo gli ha promesso che non uscirà mai dalla struttura penitenziaria infliggendogli la reclusione criminale con 1000 anni di carcere.
“Signore, non c’è spazio né in questa città, né in questo paese e nemmeno nel mondo per quelli che riducono gli altri alla schiavitù, per quelli che aggrediscono sessualmente gli altri”, ha sentenziato il giudice.
L’udienza è stata segnata dalla testimonianza di una delle sue vittime, Michelle Knight, oggi 32enne. “Non mi dimenticherò mai quello che è successo. Vivrà all’inferno per l’eternità”, ha dichiarato in lacrime la ragazza.
“Posso perdonare ma non dimenticherò mai (…) Vivrò (…) pensando alle atrocità subite in 11 anni. La pena di morte sarebbe una soluzione troppo comoda, non la meriti”, ha aggiunto mentre Ariel Castro ascoltava impassibile senza dimostrare la manifestazione di nessun tipo di sentimento.
Il sequestratore ha evitato la pena capitale patteggiando ed è stato dichiarato colpevole dei 937 capi di accusa emessi nei suoi confronti. “Non sono un mostro, sono una persona normale, sono solo malato”, ha dichiarato. Con indosso la tuta arancione, le manette ai polsi e alle caviglie, ha ammesso la sua dipendenza verso la pornografia giustificandosi dicendo che si tratta di una dipendenza come altre riferendosi agli alcolisti.
Michelle Knight, 32 anni, Amanda Berry, 27 anni, e Gina DeJesus, 23 anni, sono state rapite tra il 2002 e il 2004, quando avevano rispettivamente soltanto 20, 16, e 14 anni. Durante il loro sequestro, sono state violentate e vittime di violenza ripetute volte. Amanda Berry, ha partorito una piccola bambina, Jocelyn. Al momento della liberazione aveva 6 anni. Delle analisi del DNA hanno confermato che Ariel Castro è effettivamente il padre biologico.
“Nonostante abbia sofferto terribilmente la Knight, DeJesus e Berry hanno sempre mantenuto viva la speranza, riuscendo a farcela”, ha dichiarato il giudice Russo, augurando loro “un percorso di pace”. Castro è stato arrestato lo scorso maggio dopo che Amanda Berry riuscì a fuggire dall’abitazione accolta e soccorsa da un uomo di colore (che per il suo eroico gesto si è guadagnato una fornitura a vita gratis presso i punti Mc Donald’s).
Una storia terribile che senz’altro diminuisce la fiducia nel genere umano. L’inflessibile sentenza della Giustizia Americana appare congrua al reato commesso. Si tratta della violazione del diritto inalienabile alla libertà dell’uomo e Castro merita senza dubbio una simile condanna.
Manuel Giannantonio
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2 agosto 2013