Siria: L’ONU investigherà sull’uso di armi chimiche
Le Nazioni Unite invieranno investigatori in Siria per aprire un’inchiesta che documenti l’utilizzo delle armi chimiche in alcuni siti. “La missione sarà condotta attraverso il controllo simultaneo di tre siti in cui è sospettato il ricorso di armi chimiche”, ha dichiarato il portavoce delle Nazioni Unite, Martin Nesirky.
Questa decisione è stata presa dopo il raggiungimento di un accordo la settimana scorsa tra due inviati speciali a Damasco. La Siria aveva fino ad oggi bloccato tutte le richieste d’inchiesta dell’ONU. Secondo un diplomatico, gli investigatori si recheranno in territorio siriano dalla settimana prossima. L’ONU ha precisato che gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Francia hanno segnalato 13 attacchi condotti attraverso l’uso di armi chimiche dall’inizio del conflitto che dura da oltre 28 mesi.
L’inchiesta si concentrerà in un primo momento nei tre siti, ma secondo Nesirky il segretario generale dell’ONU, Ban Ki Moon “resta cosciente del fatto che altri incidenti sono stati riferiti e che la missione proseguirà ugualmente nel tentativo di ottenere chiarimenti”.
Secondo il portavoce, gli investigatori dell’ONU si recheranno a Khan al-Assal nei pressi della città di Aleppo, dove secondo Damasco i ribelli hanno fatto uso di armi chimiche. Secondo l’opposizione, è il governo di Bachar al-Assad che ha messo in scena questo attacco. Gli altri due siti visitati dagli investigatori saranno Ataybah, nei pressi di Damasco, dove l’uso di armi chimiche è stato segnalato lo scorso marzo e Homs per un attacco sospetto lo scorso 23 dicembre.
Gli esperti hanno tuttavia evidenziato come questi attacchi risalgono effettivamente ad alcuni mesi fa e dunque le prove potrebbero essere degradate o addirittura compromesse. La Siria dispone di centinaia di tonnellate di armi chimiche diverse e non ha mai firmato le convenzioni internazionali che ne vietano l’uso. A tal proposito le grandi potenze sono tutte d’accordo nel sostenere che le armi chimiche sono state utilizzate durante il conflitto.
Il governo siriano chiese un’inchiesta delle Nazioni Unite nel mese di marzo ma aveva bloccato qualsiasi forma di investigazione e insisteva perché l’ONU si concentrasse unicamente sul sito di Khan al-Assal. Ban Ki Moon si augurava un accesso molto più ampio delle inchieste e su altri siti.
Ake Sellstrom, capo della missione delle Nazioni Unite, incaricato di investigare sull’uso delle armi chimiche in Siria, e Angela Kane, alta rappresentante dell’ONU per gli affari di disarmamento, hanno finalmente ottenuto un accordo la settimana scorsa.
La storia della Siria si sta scrivendo con il sangue e con modalità atroci e la diplomazia internazionale è seriamente intenzionata nel dimostrare le proprie convinzioni.
di Manuel Giannantonio
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1 agosto 2013