Università a Londra: dal prossimo anno rette triplicate
L’annuncio tanto temuto è poi arrivato, e ormai è ufficiale: a partire dall’anno accademico 2021 gli studenti europei che scelgono di studiare nelle università inglesi saranno chiamati a pagare le stesse rette dei loro colleghi provenienti da Paesi terzi (non appartenenti all’Unione Europea).
È questo un altro degli effetti della Brexit e del venir meno del free movement all’interno dell’Unione. Verrà veno l’assimilazione di trattamento ai cosiddetti “home students”, ora garantito dall’appartenenza del Regno Unito alla UE, con la conseguenza che chi si iscriverà ad un corso universitario a partire dal prossimo anno potrebbe vedere anche triplicare la propria retta, e non avrà accesso al prestito di studio così come ai sostegni per dottorati, apprendistato e borse di studio.
Resterà invece inalterato il “percorso privilegiato” per gli studenti che si iscriveranno dal prossimo anno accademico 2020/21, e questo anche se come presumibile il corso durerà ben oltre il 31 dicembre 2020: come dire che, una volta confermato il diritto ad un trattamento più favorevole, questo perdurerà per l’intera durata del corso.
Pertanto, chi rientra nella categoria più favorevole, potrà continuare a pagare una retta di 9.250 sterline l’anno, nonché richiedere i sussidi ed i prestiti agevolati che saranno presto negati ai colleghi che si iscrivono per il successivo anno accademico 2021/22.
Una menzione a parte bisogna riservarla ai cittadini comunitari che risiederanno in suolo britannico prima della fine del periodo transitorio: costoro – anche se studenti – hanno infatti diritto a richiedere la registrazione sulla base dell’EU Settlement Scheme, e se la registrazione ha successo, e quindi gli verrà accordato il Settled o il pre-Settled status, rientreranno nell’ambito di applicazione dell’accordo di recesso del Regno Unito dall’Unione europea. Questo significherà che i loro diritti di cittadini comunitari verranno in qualche modo “blindati” e continueranno a beneficiare della normativa pre-Brexit anche successivamente al 31 dicembre 2020, e quindi anche se si iscriveranno ad un corso universitario in un momento successivo. Quanto mai importante dunque valutare la propria posizione, e se si decide di voler proseguire i propri studi in Regno Unito cercare di ricadere nella disciplina più favorevole al momento in vigore.
MANUELA TRAVAGLINI, avvocato, consulente di Belluzzo International Partners ed esperto legale di The Italian Community