Il punto di partenza resta un ambizioso programma di semplificazione della fiscalità nazionale ideato e sostenuto da Assoholding, ma dinanzi a un sistema di riordino strutturato come quello avviato a quest’ultimo non può che accompagnarsi un richiamo al ruolo di differenti competenza tecnico-giuridiche.
È Gianni Letta, in qualità di Presidente dell’Istituto per la documentazione degli Studi Legislativi, a esordire con queste considerazioni nel corso della conferenza stampa di lancio del lavoro della commissione di esperti che sta definendo la redazione del Testo Unico Tributario.
Isle ha raccolto l’invito dell’Associazione delle holding a partecipare al board di tecnici impegnati nel progetto insieme all’ANTI, Associazione Tributaristi Italiani.
“Il lavoro di sistemazione degli schemi tributari esistenti – chiarisce il Presidente di Assoholding
Gaetano De Vito – costituisce il primo passo verso una riforma dell’intero sistema. Le professionalità messe in campo si stanno muovendo seguendo un approccio rigorosamente scientifico che porterà alla produzione di testi unici cognitivi, sui quali innestare la produzione di norme che arriveranno a margine dell’approvazione delle deleghe legislative da parte del Governo”.
La mole di materiale da revisionare è emblematica della complessità con la quale i tecnici si troveranno a confrontarsi nell’ambito di un’azione di riorganizzazione che diventa imprescindibile.
“E’ una operazione necessaria – aggiunge De Vito – che Assoholding proponeva già da tempo. In più di 40 anni di stratificazioni di norme poco coordinate tra loro, si sono persi i punti di riferimento e talvolta sfuggono persino le ragioni di un prelievo, la nostra missione è quella di produrre un testo complessivo, coordinato, sistematico e coerente”.
A ribadire la necessità di promuovere un sistema di riordino con un focus sulla qualità è Gianni Letta: “Una delle cose che abbiamo ricavato dall’esperienza drammatica che stiamo vivendo con la Pandemia è il ripristino di un valore che negli ultimi tempi era stato misconosciuto e dimenticato, il valore della competenza”.