Crocerossina oggi e nella storia: una scelta di vita
Più di un secolo di vicende umane che raccontano tutto l’impegno, solidale e gratuito, di queste donne che hanno affrontato due Grandi Guerre, missioni all’estero, emergenze vere: l’ultima il terremoto nel centro Italia
Sono donne. Prima di tutto, donne. Scelgono di impegnarsi, gratuitamente, per gli altri. Solidali ed operose: portano un bagaglio di professionalità ed umanità come tratto distintivo del loro operare. Non solo. Affrontano un iter formativo lungo 2000 ore di formazione: solo dopo possono essere impiegate in operazioni.
Fanno parte di un patrimonio, di donne e uomini, identificabile come reale istituzione dell’aiuto e del volontariato: la Croce Rossa Italiana. Crocerossine italiane dunque: sono loro una di quelle pagine che è sempre piacevole sfogliare nei libri che raccontano la storia del nostro Paese. In questo caso, quelle pagine assumono maggiore importanza quando si parla di conflitti, pubbliche calamità, operazioni di peacekeeping. Perché, se è reale che il primo vero e grande “banco di prova” per le Sorelle è stata la prima guerra mondiale, che ha seguito l’intervento nelle vicende del terremoto calabro-siculo del 1908, è altrettanto palese che, già da allora, si capì che chi sceglieva di appartenere al corpo lo faceva spinta da motivazioni forti.
Un’altra guerra mondiale, la prima esperienza in Libano, la Somalia, Mozambico, Turchia e Balcani. Senza dimenticare l’Iraq. Sempre accanto alle Forze Armate, di cui sono Ausiliarie, per garantire, assistenza sanitaria alla popolazione.
Come non ricordare il sisma che colpì Haiti nel 2010: a bordo della nave Cavour, unità della nostra Marina Militare, un nucleo di otto sorelle fece parte della missione utile al trasporto e all’impiego di medicinali, generi di prima necessità insieme ad un potabilizzatore per l’acqua. L’esperienza segnò, per le nostre protagoniste, il ritorno a bordo delle navi dopo l’esperienza nel conflitto italo-turco.
Più recente e tuttora in corso, il lavoro nelle terre del centro Italia martoriate dalle migliaia di scosse che hanno sconvolto la vita di interi paesi. Anche in condizioni climatiche avverse, il contributo delle sorelle risulta di alto profilo.
Ma la sfida non è solo quella delle emergenze. Sul fronte interno, oggi più che mai, è necessario fornire risposte moderne alle richieste che provengono dai vari attori della società con indubbia e rigorosa professionalità mai priva dell’elemento essenziale dell’altruismo.
In tal senso, la guida è fondamentale: Sorella Monica Dialuce Gambino, ispettrice nazionale del Corpo, chiede alle sue collaboratrici disponibilità e rinnovato senso di appartenenza affinché chi ha più esperienza possa essere anche di esempio alle più giovani. Lo ha fatto, ripetutamente, nelle sue diverse dichiarazioni pubbliche.
Il tutto sintetizzato in un messaggio rivolto, soprattutto, a chi vuole trovare nel “senso di unità”, che è uno dei sette principi della Croce Rossa, un principio ispiratore della propria vita.
Per maggiori informazioni, anche sull’arruolamento, www.cri.it