Alla Gam di Torino, mostra Renoir come migliore impressionista del suo tempo
Il Sindaco di Torino , Piero Fassino, durante la presentazione della Mostra di Renoir, ha voluto sottolineare il proseguimento della collaborazione tra la sua Città , il Musée d’Orsay e Skira editore, iniziata nel 2012 con la grande mostra dedicata a Degas.
Alla GAM ha luogo in questi giorni una nuova straordinaria rassegna dedicata a Pierre-Auguste Renoir (1841-1919), artista tra i protagonisti, con Manet, Monet, Degas, Pissarro, Sisley, Cézanne, tra gli anni Ottanta dell’Ottocento e il primo ventennio del Novecento, della grande stagione dell’Impressionismo francese.
Il Musée d’Orsay e il Musée de l’Orangerie, che conservano la collezione più completa al mondo dell’opera di Renoir, hanno accettato di cedere per quattro mesi una sessantina di capolavori, per dare vita a una straordinaria rassegna che documenta tutta l’attività di questo grandissimo pittore, e segna i momenti più significativi e le svolte che hanno portato l’artista a fine carriera a un progressivo allontanamento dall’Impressionismo.
La curatela della mostra è affidata a Sylvie Patry, Conservatore Capo presso il Musée d’Orsay e grande specialista di Renoir, e a Riccardo Passoni, Vice Direttore della GAM di Torino.
Skira, in stretta collaborazione con la Fondazione Torino Musei, produce la rassegna, curandone gli aspetti organizzativi e promozionali e pubblica il catalogo.
La mostra è stata allestita al primo piano della GAM, nella sala dell’Exhibition Area, in vasti spazi che danno grande respiro e agio ai quadri esposti con la piacevolezza di una grande rassegna internazionale. Anche un’opera di proprietà della GAM: il Ritratto del figlio Pierre (1885), acquistato su interessamento di Lionello Venturi, è in mostra .
Con questa esposizione si vuole percorrere la complessa evoluzione del percorso artistico di Renoir, un pittore, che ha dipinto per oltre un cinquantennio e prodotto più di cinquemila dipinti e un numero elevatissimo di disegni e acquerelli , evidenziando la grande varietà e qualità della sua tecnica pittorica e i diversi temi affrontati.
Nell’arco della sua vita, Renoir sperimenta la pittura en plein air, fianco a fianco con l’amico e collega Monet, portando al tempo stesso a compimento opere in atelier. Si dedica anche alla ritrattistica su commissione, è attorniato da una stretta cerchia di ammiratori e mecenati. A testimonianza del successo già raggiunto in vita, basti pensare al fatto che per il suo quadro Madame Charpentier con i figli (acquistato dal Metropolitan Museum of Art di New York nel 1907) venne pagato il prezzo più alto raggiunto in quegli anni da un dipinto. È amico personale degli impressionisti – come Monet, Cézanne, Pissarro, Berthe Morisot, Sisley e Caillebotte, con cui discute di pittura e organizza mostre – e incoraggia altri grandi artisti come Matisse, Bonnard, Maurice Denis. Tuttavia, la fama e il riconoscimento da parte dei suoi contemporanei gli arrivano solo all’inizio del Novecento.
Oggi è considerato uno dei maggiori maestri a cavallo tra il XIX e il XX secolo.
La mostra torinese si articola in nove sezioni.
L’epoca della bohème. Ritratti reciproci a Parigi negli anni ottanta dell’Ottocento
“Noi adoriamo le donne di Renoir” (Proust) “il mestiere di paesaggista” (Renoir)
Infanzia La “fortunata ricerca della dimensione moderna” (Zola)
A proposito delle Ragazze al piano
“Bello come un dipinto di fiori” (Renoir)
“Il nudo, una delle forme indispensabili dell’arte” (Renoir)
Il testamento delle Bagnanti
In mostra sono anche esposti gli strumenti di lavoro dell’artista: tavolozza, scatola di colori, pennelli, inseparabili attrezzi del grande maestro. Sino all’ultimo aveva lavorato alle sue Bagnanti, facendosi legare i pennelli alle dita ormai deformate dall’artrite reumatoide.
Accompagna la mostra una pubblicazione edita da Skira che presenta, oltre alle riproduzioni delle opere in mostra, diversi contributi critici.
Rappresentare la bellezza, sorprendere con luce e colore, ritrarre la vita della propria epoca con un delicato realismo, sono elementi chiave della filosofia pittorica di Renoir, che ne fanno ancora oggi uno dei pittori più amati dal pubblico.
La mostra di Torino vuole essere un omaggio alla sua arte e un’occasione irripetibile per ripercorrerne la vicenda artistica e umana, e permette di ammirare opere straordinarie, la maggior parte delle quali mai esposte in Italia.
Annamaria Demartini
15 novembre 2013
GAM – Galleria d’Arte Moderna
Via Magenta, 31 – 10128 Torino
23 Ottobre 2013 – 23 Febbraio 2014