Lega Nord: Arrestati Belsito e Bonet. Spunta uno Yacht da 2,5 milioni per Bossi Jr
Si riapre la ferita di Lega Nord a seguito dell’arresto, avvenuto ieri a Genova, dell’ex tesoriere della Lega Francesco Belsito, accusato dei reati di appropriazione indebita, ricliclaggio, truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche. Insieme a lui sono finiti in manette anche Stefano Bonet, il procacciatore d’affari Romolo Girardelli e l’ingegnere genovese Stefano Lombardelli.
Per la medesima inchiesta, sono stati indagate, a piede libero, anche altre quattro persone. Il provvedimento cautelativo è stato eseguito a seguito delle indagini compiute sulla gestione di fondi della Lega Nord e l’illecito trasferimento all’estero di 5,7 milioni di euro ad opera di Belsito.
Gli inquirenti avrebbero accertato che Belsito era il fulcro di una rete di soggetti stabilmente legati tra loro dal medesimo accordo criminoso, che sistematicamente, spendeva i soldi della Lega per la famiglia Bossi, non contabilizzando o facendolo in modo non veritiero fin dal 2004.
Dai vari riscontri risultano esborsi effettuati per esigenze personali di familiari del leader della Lega Nord, non riconducibili agli interessi del partito e contrari ai suoi vincoli statutari. Tra gli acquisti risulta anche uno yacht del valore di 2,5 milioni per Riccardo Bossi, figlio del Senatùr, effettuato attraverso un prestanome.
Dall’esito delle indagini, secondo gli inquirenti, Belsito, che è stato tesoriere della Lega Nord, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, vicepresidente del cda di Fincantieri, era in grado di influenzare le decisioni di istituzioni e di grandi imprese pubbliche e private come Siram spa, Fincantieri e GNV spa.
Dalle indagini è anche risultato che il ruolo di Bonet era quello di imprenditore capo di una rete societaria (Polare, Marco Polo Technology, Fintecno e altre), predisposta per la emissione di false fatture. Mentre il compito di Girardelli e Lombardelli erano quello di agevolare e procurare la conclusione degli affari.
Il gip nell’ordinanza di custodia cautelare scrive: “Raramente è dato ravvisare in modo così evidente le connotazioni di un’associazione a delinquere. Alla base vi è un esplicito accordo di società, finalizzato alla divisione di proventi illeciti”.
Matteo Salvini di Lega Nord, commentando l’arresto di Belsito, ha dichiarato: “Per fortuna è soltanto una pagina, una brutta pagina, di un passato che non ritornerà”.
Sebastiano Di Mauro
25 aprile 2013