Emilia Romagna: dieci scosse nella notte, solidarieta’ per rialzarsi
Ore 10:04. La terra non smette di tremare in Emilia Romagna e nel Veneto, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha rivelato che a partire dalla mezzanotte fino alle sei del mattino si sono registrate almeno dieci scosse con epicentro nella pianura padana e magnitudo compresa fra 3.2 e 2, la più forte (3.2 gradi) è stata registrata alle 5:27 del mattino. Fra i comuni più interessati Felonica, in provincia di Mantova, e Finale Emilia, nel modenese.
Alle 7:27, l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato una nuova scossa di magnitudo 3.2.
La scossa, si legge in un comunicato della Protezione Civile, è stata avvertita : “tra le province di Ferrara, Modena e Mantova. Le località prossime all’epicentro sono Finale Emilia (Mo), Bondeno (Fe) e Felonica (Mn)”.
In queste terre gli sfollati sono arrivati a quasi 6.000 persone e la notte è stata ancora più dura rispetto agli scorsi giorni per via di un violento nubifragio che ha portato ulteriori disagi ai cittadini di Finale Emilia che da giorni dormono nei campi allestiti nei due parchi e in un campo sportivo.
La paura quindi cresce e sono sempre più i cittadini che non si fidano a rimanere in casa, ieri sono crollati altre parti di edifici e monumenti già colpiti dalla scossa di domenica mattina. A tutto ciò si aggiunge il dramma economico (la Coldiretti parla di perdite per 200 milioni di euro) di decine di aziende agricole, industriale, di allevamenti o produttrici di alimenti (come aceto e parmigiano) completamente distrutte e quello degli sciacalli, ieri 5 cittadini italiani sono stati arrestati a Mirandola.
Intanto nella giornata di ieri lo stato d’emergenza è stato prolungato fino al 21 luglio e la Protezione civile ha disposto un contributo per le famiglie la cui casa è risultata danneggiata e che consisterà ad un rimborso massimo di 600 euro mensili mentre il consiglio dei ministri ha stanziato i primi 50 milioni di euro per i territori colpiti ma nelle città in cui è stato dichiarato lo stato d’emergenza, ovvero Bologna, Modena, Ferrara e Mantova.
L’assessore regionale alla Protezione civile Paola Gazzolo riferendosi alle tantissime offerte d’aiuto arrivate dai cittadini di ogni parte d’Italia ha dichiarato: “Ringraziamo tutti coloro che hanno manifestato la volontà di rendersi utili. In questo momento occorre far sì che la Protezione civile e i volontari possano lavorare al meglio. In questa fase dell’emergenza alle prime necessità di assistenza dei cittadini (come pasti e alloggi) sta provvedendo il sistema regionale e nazionale di Protezione civile, mentre funzionari tecnici e volontari di Protezione civile, preparati e attrezzati, sono al lavoro. Cià che occorre, moltissimo e da subito sono le donazioni, un gesto molto concreto di aiuto. Noi comunque terremo un filo aperto con la comunità per comunicare velocemente tutte le informazioni, eventuali necessità che si verranno a creare e i modi per lavorare insieme. Per il futuro la considerazione è anche questa: diventare un volontario di protezione civile e’ un atto importante di profonda sensibilità e disponibilità, significa mettersi al servizio degli altri nel momento in cui hanno bisogno e avere un grande rispetto e senso di vicinanza per il proprio territorio. Abbiamo sempre bisogno di persone cosi”.
I cittadini che vogliono rendersi utili con aiuti concreti, possono farlo aderendo alla raccolta di fondi attivata dalla Regione tra privati ed enti pubblici per sostenere il lavoro della Protezione civile. Le possibilità sono molteplici: versamento su conto corrente postale, bonifico bancario o versamento diretto, con causale: Contributo per il terremoto 2012 in Emilia-Romagna.
Per diventare volontari si parte informandosi in una delle realta’ associative che operano nel settore. Informazioni per le donazioni su www.regione.emilia-romagna.it mentre per avere informazioni su come diventare volontario di Protezione civile basta andare su www.protezionecivile.emilia-romagna.it.
Ore 17:50. Alle ore ore 15:14 l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia ha registrato una scossa di magnitudo 4.0 con epicentro in provincia di Modena, nei pressi delle città di Mirandola, Medolla e Cavezzo, la Protezione civile sta verificando la situazione in queste località per accertare che non vi siano stati ulteriori crolli.
Enrico Ferdinandi
25 maggio 2012