45esimo anniversario della Strage di Piazza Fontana. Milano ricorda
MILANO – Era 1969, alle ore 16.37, una bomba esplose all’interno della Banca Nazionale dell’Agricoltura e causò la morte di 17 persone e altre 88 rimasero ferite.
Milano ha ricordato questa terribile strage con diverse iniziative organizzate, come ogni anno, dal Comitato Permanente Antifascista contro il Terrorismo e per la Difesa dell’Ordine Repubblicano, dall’Associazione Piazza Fontana 12 dicembre ‘69 e dal Comune di Milano.
Un concerto dell’Orchestra ‘FuturOrchestra’, diretta dal Maestro Alessandro Cadario che si è tenutonella sede di Unione Confcommercio Milano, in corso Venezia 47, e poi tante altre iniziative, tra cui quella istituzionale di oggi nell’Aula Consiliare di Palazzo Marino, dove si è svolto un Consiglio straordinario alla presenza del Sindaco di Milano Giuliano Pisapia, del Sindaco di Brescia Emilio Del Bono, del vicesindaco di Bologna Silvia Giannini, di Carlo Smuraglia in rappresentanza del Comitato Permanente Antifascista e del Presidente Associazione Piazza Fontana 12 dicembre ‘69 Carlo Arnoldi.
Alle ore 16.37, in Piazza Fontana sono state deposte le corone sotto la lapide che ricorda le vittime della strage. A seguire il corteo con i Gonfaloni delle città, che si è mosso alle 17.30 da Piazza della Scala, per arrivare in Piazza Fontana alle ore 18, dove poi si sono tenuti i discorsi commemorativi.
Anche il Piccolo di Milano ha tenuto uno spettacolo nello studio Melato di via Rivoli con ‘E saremmo stati salvi. Storia e storia della Strage di Piazza Fontana’, con il testo di Paolo Colombo e la partecipazione di Lella Costa. Lo spettacolo ha già registrato il tutto esaurito.
Il Sindaco nel suo discorso ha affermato: “Parlare oggi di piazza Fontana, di quell’attentato vile e odioso che ha colpito il cuore della città significa rievocare uno dei momenti più tristi e drammatici della nostra storia. Significa anche continuare a ricordare qui, nel luogo simbolo della vita politica cittadina, che il nostro impegno per la verità e la giustizia, oggi a 45 anni di distanza, è più forte che mai. Un impegno che assume un grande valore civile, morale e politico.
Sempre di più è fondamentale la memoria, il più possibile diffusa e condivisa. Il prossimo anno sarà inaugurata la Casa della Memoria all’Isola; in quella casa troveranno posto i documenti e le testimonianze, ma soprattutto gli storici, gli studiosi, le associazioni, impegnati insieme a fare luce sugli anni del terrorismo”.
Poi Pisapia aggiungeva: “Oggi il Paese attraversa una crisi economica e sociale senza precedenti che mette in forse le conquiste di decenni di vita democratica e rendono più incerte le condizioni di vita di tanti. È proprio in periodi come questi che, facendo leva sulla paura e sulla disgregazione sociale, trovano purtroppo ascolto messaggi autoritari, populisti e demagogici che minano alla base le radici della nostra democrazia. La risposta di chi ama la democrazia, indipendentemente dalla posizione politica, non può che essere quello di dire un ‘No’ collettivo, unitario e forte a qualsiasi forma di intolleranza, violenza e discriminazione di ogni natura e radice. Un ‘No’ che trae forza da quello spirito civico e da quella coesione sociale che nascono da una memoria forte e condivisa.
Pochi giorni fa ho parlato dell’anima di Milano: credo che la fede nella democrazia e nella libertà risieda uno dei tratti più forti e più rappresentativi di questo spirito. Uno spirito radicato nella coscienza e nella memoria collettiva dei milanesi che si è sempre manifestato nei momenti più difficili della nostra storia e ha fatto di Milano la protagonista del cambiamento e del progresso civile e morale in Italia”.
Sebastiano Di Mauro
12 dicembre 2014