Sciopero generale, adesioni al 70%, scontri a Milano e Torino

ROMA-Cortei presenti in 54 città, otto ore di stop, adesioni al 70-80 %, il 50% dei treni e degli aerei rimangono fermi. Sono questi i numeri che arrivano in questo 12 dicembre di sciopero generale. La Cigl e la Uil protestano contro il Jobs Act e la legge di stabilità con i rispettivi leader su piazze diverse. La Camusso a Torino e Barbagallo a Roma.
Nonostante fossero stati superati i conflitti di ieri tra il ministro Lupi e i sindacati, il blocco dei trasporti è stato consistente. Inoltre si sono verificati scontri a Torino e a Milano tra i manifestanti e la Polizia.
“Vorrei che le promesse diventassero realtà: ma fateci vedere cosa state scrivendo nei decreti attuativi della riforma del lavoro”. Ha detto dal palco la Camusso sul Jobs Act, e ancora: “Non trovo nulla di moderno in una condizione in cui chi lavora è ricattabile”. Poi la rabbia: “Ma cosa abbiamo fatto a questo governo?”. Poi la sfida al premier: “Se il messaggio di Renzi è ‘tiriamo dritto’ sappia che sappiamo tirare dritto anche noi. Non abbiamo bisogno di sentirci minacciati”.Stamattina ai microfoni di Gr Rai aveva detto su Renzi: ”Sbaglia a escludere il confronto e la partecipazione” con i sindacati. E continua: ”E’ un errore anche perché ci pare che la priorità che indica al Paese che è innanzitutto quella del bisogno di lavoro, non trovi corrispondenza nei provvedimenti che il Governo sta facendo”. “E’ una scelta del governo se continuare a provare a innescare il conflitto oppure discutere. Deve essere chiaro che noi non ci fermiamo”. “Continueremo a contrastare le scelte sbagliate per avere una prospettiva di lavori in questo paese”, ha aggiunto.
Da Roma il messaggio del segretario generale Uil Carmelo Barbagallo è chiaro: “Oggi fermiamo l’Italia per farla ripartire nella direzione giusta”: ha affermato Barbagallo. “Oggi – aggiunge – milioni di lavoratori si astengono dal lavoro, milioni di pensionati partecipano alle nostre iniziative, insieme agli studenti. Ad aprire il corteo lo striscione con lo slogan scelto dai due sindacati che recita “Così non va, sul Jobs act, sulla legge di stabilità, sulle politiche economiche, sulla P.a. Abbiamo proposte concrete per cambiare l’Italia”.
Intanto il Garante sugli scioperi Roberto Alessi conferma che lo sciopero di oggi nel settore ferroviario resta “in violazione delle regole e dovrà essere valutato attentamente nei prossimi giorni”. Dichiarazioni che hanno trovato la replica diBarbagallo: “Si è fatto strumentalizzare”.
Redazione
12 dicembre 2014