Caso Loris: la versione della madre non convince e un video la smentisce. Cosa nasconde la trama di questo omicidio?

Ragusa – Si fa sempre più complesso il giallo di Loris Stival, il bimbo ucciso a Santa Croce Camerina e gli inquirenti non escludono nessuna pista, ma le incognite sono davvero tante.
Ieri martedì 2 dicembre, Veronica, la madre del ragazzino strangolato, è stata nuovamente ascoltata, perchè la sua ricostruzione non convince e presenta diverse incongruenze. Ad esempio il fatto che Orazio Fidone, il cacciatore che ha ritrovato il corpo del bimbo, ora indagato come atto dovuto, conosceva il bambino, anche se in paese si conoscono tutti. Ma pare che praticamente la famiglia del bimbo aveva rapporti con Fidone, per questo sono anche nel mirino degli investigatori e si stanno facendo le opportune verifiche.
Il lavoro non è facile perchè nessuna nessuna delle 40 telecamere del paese hanno mai ripreso Loris, e anche gli slip trovati davanti alla scuola “Falcone Borsellino”, dove sarebbe dovuto entrare quel sabato, secondo la madre non appartengono al suo bambino.
Ora però gli inquirenti fanno capire di seguire una pista e, pare che dalla famiglia possa trapelare qualcosa in più. La famiglia di Loris non è una famiglia che possa rientrare nei canoni della normalità: il padre Davide è sempre lontano da casa a guadagnarsi il pane come camionista, mentre la madre non ha mai nascosto le sue crisi che, pare l’avrebbero portata ad avere interessi sentimentali fuori dalla famiglia.
Poi ci sarebbe quella domanda del bimbo che ricordiamo ha otto anni, che in un contesto particolare. Un bimbo forse più grande rispetto alla sua età, che qualche mese fa avrebbe fatto ai suoi genitori una domanda che quanto meno avrebbe dovuto stuzzicare l’attenzione dei genitori: “Mamma, cosa vuol dire essere gay?”.
Una domanda che potrebbe nascondere le ragioni che hanno portato a commettere l’orrendo crimine, che se fosse stata presa in considerazione, avrebbe potuto forse fermare il destino orribile di questo bimbo.
Ora gli inquirenti passano a setaccio ogni cosa e quando Veronica, la mamma del piccolo Loris Andrea, esce di casa, sulla sua auto sale solo il più piccolo dei suoi bambini. Loris invece, torna da solo verso l’abitazione. Ma dopo verrà ritrovato strangolato in un fosso dal cacciatore che, per ora è l’unico indagato. Il cacciatore però assicura: “Ho un alibi verificabile, sabato mattina non ero a Santa Croce Camerina”.
La Vigilessa del comune di Santa Croce Camerina, in servizio davanti la scuola elementare del paese il giorno in cui è scomparso Loris Stival, è stata nuovamente sentita dagli inquirenti, e ha riconfermato che quella mattina ha visto la Polo nera della madre del bambino, ma non si ricorda del bambino. Nessuna certezza per carità, ma è significativo.
Ora sul posto sono giunti i carabinieri del Ros, gli stessi chiamati per il caso di Yara Gambirasio, che insieme agli investigatori della Squadra Mobile di Ragusa e dello Sco di Roma stanno studiando il caso e verificando ogni dettaglio.
Intanto il paese è a lutto e il sindaco ha ritenuto di annullare il programma ‘Natale 2014’, in segno di rispetto e di lutto, e a Santa Croce di Camerino il Natale non verrà festeggiato con iniziative pubbliche né con festoni.
Sebastiano Di Mauro
3 dicembre 2014