Tangenti per saltare la lista: arrestato primario

Generalmente i tempi di attesa per la procreazione assistita sono di circa due anni, ma all’ospedale di Pieve di Cadore (Bl), un medico in cambio di tangenti faceva miracolosamente svanire i tempi di attesa. Si tratta del primario di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale, che facendo leva sulla paura dei pazienti di perdere l’unica occasione per avere un figlio chiedeva fino a 2.500 euro per ogni tentativo di procreazione e riducendo l’attesa, che generalmente come detto è di 2 anni a pochi mesi.
Ora il medico, arrestato questa mattina dalla Guardia di Finanza di Belluno, si trova agli arresti domiciliari, e dovrà rispondere di concussione aggravata e continuata ed anche di interruzione di pubblico servizio.
La Guardia di Finanza ha incastrato il medico usando un’esca e riprendendo un’aspirante mamma mentre gli consegnava 2.000 euro. Il colonnello Francesco Mora, comandante provinciale della Gdf di Belluno ha dichiarato che: “Il primario faceva leva sulla debolezza psicologica delle coppie che affrontano il difficile percorso della procreazione assistita, mettendo l’accento, per convincere gli aspiranti genitori, anche sulle percentuali di fertilità che diminuiscono in modo esponenziale man mano che passano gli anni”.
La Guardia di Finanza dopo aver raccolto varie testimonianze ha quindi incastrato il medico al momento del “crimine” quando, come d’abitudine, incassava la somma di denaro. Dalle indagini è inoltre emerso che il medico diceva ai suoi pazienti che quei soldi erano destinati ai biologi di una società di Bologna, che collabora con l’Ospedale di Belluno, specializzata in tecniche di fecondazione assistita, ma guarda caso è emerso che la struttura bolognese si è detta estranea ai fatti.
di Francesco Finulli
20 dicembre 2011