Lega Nord sfida il ministro Kyenge, che risponde “La Padania chi?”

Una nuova sfida della Lega Nord al ministro Kyenge, posta in atto con l’stituzione di una nuova rubrica su “La Padania”, il loro organo ufficiale.
Questa nuova rubrica farà sicuramente discutere, a partire dal nome che gli si è voluto dare, chiaramente provocatorio, infatti si chiana “Qui Kyenge”, dove verrà pubblicata l’agenda istituzionale degli incontri pubblici del ministro dell’Integrazione nella pagina normalmente dedicata agli appuntamenti degli esponenti leghisti “Qui Lega”.
Aurora Lussana, direttrice del quotidiano del Carroccio, spiega: I nostri lettori – dice Aurora Lussana, direttrice del quotidiano del Carroccio – si giustifica e dice: “i nostri lettori hanno visto che in nove mesi Kyenge non ha prodotto alcun provvedimento in Consiglio dei ministri e in Parlamento”. E ancora spiega, “sono nove mesi che fa pellegrinaggio filo-immigrazionista in lungo e in largo per l’Italia e i nostri lettori vogliono essere informati sulle sue iniziative”.
Alla domanda “teme che tutto questo possa essere letto come una provocazione verso il ministro o essere percepito come una ‘istigazione’ alla protesta”, Lussana prontamente risponde: “No, si tratta dell’elenco dei suoi appuntamenti pubblici, pubblicati sul portale del ministero: noi facciamo informazione sull’attività dei membri del governo. I nostri lettori vogliono sapere dove Kyenge si reca per ascoltare i suoi annunci e le sue chiacchiere: è giusto informarli”.
Nicky Vendola, in merito alla questione ha commentato su Twitter, “I razzisti nostrani pensano di essere nell’Alabama o nel Mississippi di mezzo secolo fa o nel Sudafrica dell’apartheid… Qualcuno gli dica che siamo nel terzo millennio e in un Paese civile, nonostante loro”.
La Kyenge, invece rispondendo ai giornalisti che le chiedevano un commento – durante un incontro a Roma – in merito ha risposto: “La Padania chi?”. “Non so chi sia la Lega Nord”. Poi ha precisato “Non sapendo di chi si tratta praticamente saranno cittadini e fanno quello che vogliono”, ma il ministro non ha voluto commentare se ritenga o meno l’iniziativa leghista un’intimidazione verso la sua persona.
Sebastiano Di Mauro
14 genmaio 2014