Decadenza Berlusconi: una lunga notte per discutere una nuova pregiudiziale, ma il voto definitivo verrà rinviato

Nulla di fatto finora, ma per Fabrizio Cicchitto Pdl, “Stasera saremo davvero all’ultima spiaggia”».
La Giunta per le Elezioni e le Immunità del Senato è tornata a riunirsi alle ore 20 e, tranne colpi di scena, dovrebbe decidere sulla decadenza dell’ex premier Silvio Berlusconi, anche se quasi sicuramente il voto verrà rimandato nei prossimi giorni.
Quella di stanotte quindi si preannuncia una lunga notte di tensione e scontri tra Pd e Pdl e per il governo queste potrebbero essere veramente le ultime ore.
Non pare vi sia affatto un accordo ed il Pdl, attacca compatto il Pd e Angelino Alfano, segretario pdl, dice: “Siamo esterrefatti per il comportamento del Pd, lunedì, in Giunta – ha detto il segretario pdl Angelino Alfano – Pur di eliminare per via giudiziaria lo storico nemico politico, preferiscono mettere in ginocchio il Paese”
Le dichiarazioni del vicepremier, proprio per il suo doppio ruolo, hanno un peso non indifferente, perchè oltre segretario del suo partito è anche numero due del governo. E proprio lui è uno di quellli che che crede che l’esecutivo potrebbe avere vita breve.
Oggi nel pomeriggio a Palazzo Grazioli i ministri della delegazione Pdl si erano riuniti con il Cavaliere per mettere a punto la linea da tenere. Il premier Enrico Letta, invece, prudentemente ha annullato l’intervento previsto nel pomeriggio alla Summer School del Pdl a Frascati, visto il momento difficile per le “larghe intese”.
Nel frattempo, in vista della nuova riunione di stasera, è spuntata anche una quarta pregiudiziale, presentata dal senatore pdl Lucio Malan, dopo le tre già avanzate lunedì dal relatore Augello e respinte dalla maggioranza dei commissari, ma che questa sera ha ripresentato rinforzandola.
Malan, spiega, “Nella mia pregiudiziale pongo la questione sulla amministratività della decadenza, che secondo me è assurda, visto che la pena deriva dalla commissione di un reato e quindi va considerata penale”. Questa pregiudiziale, dovrà essere votata come quelle presentate ieri dal relatore Augello.
Secondo Malan “La decadenza è afflittiva tanto quanto il carcere. Inoltre ricordo un precedente per cui l’Italia trattando amministrativamente una pena ritenuta invece penale dalla Corte Ue, è stata condannata ad una severissima penale”. Mentre l’altro punto trattato nella pregiudiziale di Malan riguarda la sussistenza di un “contrasto tra l’incandidabilità per 6 anni con l’art.27 della Costituzione, secondo cui la pena deve mirare alla rieducazione del reo, senza porre il marchio dell’infamia”.
Ma purtroppo questa come le altre pregiudiziali hanno il sapore di tentare tutto per tutto per salvare il proprio leader, mentre invece pare che che il suo destino sia ormai segnato, così come quello del governo e purtroppo le conseguenze ricadranno ancora una volta su tutti gli italiani.
«Per Roberto Maroni, governatore della Regione Lombardia, non vi sono dubbi e per a chi gli chiede una previsione circa il fatto che il governo Letta cada o meno, risponde: «Io penso di sì, dalle informazioni che ho mi pare che la situazione sia irrimediabilmente compromessa», ha detto. «Questo governo durerà ore, forse. Siamo arrivati al ‘redde rationem’».
Renato Brunetta, si spinge oltre e già delinea i contorni di un futuro governo e azzarda: “Se il governo Letta dovesse cadere succederà certamente che parlamentari del Movimento 5 Stelle aderiranno ad un nuovo esecutivo. Sono circa 20, si sanno già anche i nomi. Al Senato, quello che si prospetta è una maggioranza Pd, Sel e fuoriusciti dal M5S”.
Per l’esponente pdl si tratta di un’ipotesi «assolutamente» concreta. Poi precisa: “Da un certo punto di vista sarei felice che andasse così, perché fare un’opposizione a un governo così strampalato, non ha senso e sono convinto che Letta non è uomo da tutte le stagioni.
Poi si lascia andare perfino all’iromia e dice. “fare l’opposizione a chi bloccherebbe la Tav, a chi vuole i palloni aerostatici come trasporto locale, o altre cose di questo genere, sarebbe la cosa più semplice, e poi si andrebbe ovviamente alle elezioni nell’arco di pochi mesi!!
Sebastiano Di Mauro
10 settembre 2013