Luciano Lutring, “il solista del mitra” e “ladro gentiluomo”, muore a 76 anni
E’ morto Luciano Lutring, personaggio della mala milanese degli anni ’70, noto come il “solista del mitra”’, per l’abitudine a nascondere il mitra nella custodia di un violino.
A renderlo noto, attraverso Facebook, la figlia Katiusha, sulla cui bacheca non si contano i messaggi di cordoglio degli amici ma anche di chi vuole dire la sua su questo personaggio fuori dalle righe.
Lutring, classe 1937 era nato a Milano e fu il terrore delle banche negli anni 70, ma poi dopo il carcere, inizio un percorso di riabilitazione, diventando uno scrittore ed un pittore apprezzato.
I suoi genitori lo avrebbero voluto un violinista, ma lui in età adulta preferì un altro strumento da suonare lasciando venir fuori la sua natura ribelle, il suo amore per le donne e la bella vita e così con alcune conoscenze sbagliate fa ingresso nel mondo della malavita e compra la sua prima pistola, una Smith & Wesson e poi il resto è storia in cui troviamo le gesta che “il solista del mitra” ha compiuto mettendo a segno centinaia di rapine sia in Italia, che in Francia, il cui bottino venne stimato attorno ai trenta miliardi di lire dell’epoca.
Per il suo modus operandi e le celebri frasi in dialetto milanese che usava pronunciare nel corso delle rapine, divenne un personaggio popolare, definito anche il “ladro gentiluomo”, che diventò ben presto nemico delle polizie italiane e francesi, che riuscì ad eludere per anni, fino al suo arresto il 1 settembre 1965 a Parigi, dove sconta 12 anni di carcere, durante il quali inizia a scrivere e dipingere. E’ stato in questo periodo che è riuscito perfino ad intessere una corrispondenza con il presidente della Camera dell’epoca,Sandro Pertini.
Lutring venne graziato dal presidente della Repubblica francese, Georges Pompidou, e fa rientro in patria, dove, dopo un periodo di internamento nel carcere di Brescia, viene ancora graziato nel 1977 dal presidente delle Repubblica, Giovanni Leone.
Luciano Lutring ha pubblicato in Francia la sua autobiografia ‘Lo Zingaro’, da cui venne tratto un film, il cui ruolo venne interpretato da Alain Delon. Ma anche in Italia, nel 1966 Carlo Lizzani , fece un film sulla sua storia, dal titolo “Svegliati e uccidi”, interpretato da Robert Hoffmann, Lisa Gastoni e Gian Maria Volonté.
Nel 1977 inizio una una relazione con Dora Internicola, da cui avrà il figlio Mirko, che perderà la vita tragicamente in un incidente il 17 gennaio 1991. Nel 1985, si sposò con Flora D’Amato, dalla quale avrà due figlie gemelle, Natasha e Katiusha, ma anche questo matrimonio finisce nel 1997.
Ho conosciuto Luciano Lutring nel 1984 in una località sul Lago Maggiore, dove per anni ha soggiornato e con lui abbiamo commentato la rocambolesca fuga di Renato Vallanzasca, avvenuta in quel periodo, dal porto di Genova. Nel corso della lunga conversazione l’ho trovato molto equilibrato ed intelligente ed oggi, nell’apprendere della sua scomparsa, sono dispiaciuto perchè un uomo che si ravvede non è affatto peggio di chi vanta o millanta “onestà”.
Sebastiano Di Mauro
13 Maggio 2013