Bob e Marys | criminali a domicilio
La commedia italiana un tempo gloriosa poi decaduta, generalmente oggi criticata, sottovaluta. Non che questo atteggiamento, poi negli anni tramutatosi in pregiudizio, sia illegittimo, quante commedie uscite nelle nostre sale terminavano dopo un’ora e mezza di squallore. Ma buone commedie italiane vengono prodotte, commedie che con ottimi interpreti principali, un cast forbito di attori caratteristici si propongono di raccontare con verosimiglianza situazione tipiche della nostra vita non facendosi travolgere dalla comicità spicciola o dagli episodi “surreali”. Questa premessa è un invito a non trascurare l’ultimo film di Francesco Prisco “Bob e Marys – Criminali a domicilio” tratto da una storia vera. Fuori nelle sale il 5 Aprile, prodotto da Annamaria Morelli, la stessa che aveva prodotto il primo film di Sorrentino, è un coraggioso lavoro che su uno sfondo umoristico, a tratti sentimentale, per altri quasi melodrammatico porta nelle sale una Black Commedy italiana. Così durante la conferenza è stato definito il genere della proiezione del giovane regista napoletano; e, in fin dei conti, l’etichetta si adatta bene a questa pellicola divertente e sfumata di nero.
La scena iniziale inizia già su questo filtro, Marisa si sveglia di soprassalto in preda ad un incubo: la casa era è piena di scarafaggi. Sorpreso, un po’ infastidito Roberto la invita a riprendere sonno e stare tranquilla perché nessun sogno è premonitore. Di fatto è così, ma gli scarafaggi presenti comunque in minima quantità dentro la casa diventano un pretestuoso capriccio attraverso cui spingere suo marito a lasciare la casa, cambiare residenza per reagire ad una grigia routine. La figlia sta per sposarsi e la casa, attraverso un simpatico conflitto trai coniugi, viene affidata ai novelli sposi. In seguito al trasloco uno spiacevole avvenimento sconvolgerà la vita di Roberto e Marisa. Si tratta di una pratica camorristica non ufficialmente nota: l’accapatura. Precipitano prepotentemente in casa 3 criminali che impongono ai coniugi di custodire in casa dei pacchi contenenti materiali illegale e di gran valore. L’inconveniente sarà la miccia da un lato dell’umorismo che accompagna tutta la proiezione, dall’altro della passione un po’ affievolita tra Roberto e Marisa. Tra i tentativi di incorrere in risoluzioni immediate e il timore che qualcuno scoprisse il loro segreto s’imbattono in scenari diversi e divertenti. Bisognerà aspettare le fasi finali della proiezione perché si capisca con quali termini è scritto l’epilogo presumibilmente felice.
Francesco Prisco introduce la black commedy e lo fa scegliendo due meravigliosi interpreti Rocco Papaleo e Laura Morante. Due normali coniugi, un istruttore di scuola guida e un’assistente volontaria in parrocchia, insomma, persone “invisibili”, come li definiscono i malavitosi. Papaleo e Morante si calano perfettamente in questi ruoli trascinando il cast. “La sceneggiatura mi è piaciuta immediatamente, è molto originale – spiega la Morante – e tutti i personaggi sono divertenti. Marisa mi è piaciuta subito perché è una donna che mente e invece io sono incapace di ogni bugia. Poi ha un suo lato ludico. Una che non si spaventa più di tanto di avere delinquenti in casa ma protesta perché uno di loro ha messo i piedi sul tavolo. E’ lei il motore del cambiamento della coppia”. E’ vero e l’attrice interpreta bene questo atteggiamento ambiguo ma sempre volto al bene della coppia. Papaleo nei panni di Roberto cade nelle “trappole” della moglie finché non riarde la passione del loro amore, si risveglia il suono Rock e Roll assopito nel loro anonimo e, con audacia e improvvisazione, evitano di soccombere ai camorristi. Sarà il ritmo del Rock and Roll che darà loro la forza di sconfiggere il crimine e mettersi On the Road su un vecchio camper. La coppia funziona, c’è sintonia tra i due attori che si sono scambiati molti complimenti, Rocco, scherzando, ha parlato di Laura come un suo idolo giovanile. Papaleo dice di essere stato attratto subito dalla sceneggiatura per la corrispondenza che sente con Napoli e per un cast di amici.
Di questo cast parlano anche il regista e la Morante: “un bel film si vede dai piccoli ruoli e questo film ha un cast ricchissimo”, dice l’attrice. Ricchissimo non di cachet sia chiaro ma di attori adatti. Giovanni Esposito, Tony Laudadio, Gianni Ferreri, Massimiliano Gallo, tutti attori caratteristici napoletani che ben si calano nella parte e danno vitalità al personaggio. Emblematico è Esposito nei panni del criminale/non-criminale Metallino. Tutti questi attori conferiscono al film quella napoletanità che non è trasmessa attraverso i soliti cliché. “Per i malavitosi ho preferito attingere più da Fargo che da Gomorra – dice Prisco – e ho preferito riprendere più la Napoli di periferia che quella da cartolina”. Curiosa questa scelta in un momento in cui Napoli è l’ambientazione preferita dai film italiani. Prisco tratteggia un’altra Napoli velata e con essa le storie caratteristiche di persone costrette a convivere con la delinquenza. Per questo Francesco di Leva altro personaggio secondario del film dice di ammirare la pellicola perché racconta la malavita con un acuto umorismo e non so che di poetico che Rocco e Lauta riescono a trasmettere, non rendendo mai il crimine protagonista. Così tornando all’incipit dell’articolo, questa commedia non merita di essere sottovaluta.
VOTO 7.5
TITOLO Bob e Marys – Criminali a domicilio
USCITA 5 Aprile
PRODUZIONE ElSinore Film e Ares Film
REGIA Francesco Prisco
SCENEGGIATURA Francesco Prisco, Annamaria Morelli
SCENOGRAFIA Antonio Farina
FOTOGRAFIA Maurizio Calvesi
CAST Rocco Papaleo, Laura Morante, Giovanni Esposito, Simona Tabasco, Francesco di Leva, Andrea di Maria, Enzo Salomone.