Caravaggio – l’Anima e il Sangue | L’opera di un genio, in 8k

L’arte che insegna l’arte; uno slogan che nell’epoca della sofisticata tecnologia cinematografica eleva e proietta il genere documentaristico verso una nuova era di bellezza e qualità mai visti prima. Sky e la Magnitudo film, dopo i successi di Raffaello – il principe delle arti – e Firenze e gli Uffizi, si confermano portastendardi di un neo mecenatismo che tanto bene fa alla settima arte, grazie a questo nuovo prodotto sul genio eterno di Michelangelo Merisi da Caravaggio. L’arte produce altra arte, unendo a sé la musica, la fotografia, la narrazione, i colori e la complessa anatomia della computer grafica e lo fa con risultati sconvolgenti per lo spettatore.
La figura dell’artista seicentesco viene svelata al microscopio in quest’opera totale e di sorprendente complessità realizzativa. La narrazione del documentario si sviluppa su due livelli: il primo è quello della dimensione artistica, grazie al racconto di luoghi e opere d’arte, curato grazie agli interventi del Prof. Claudio Strinati (storico dell’arte ed esperto di Caravaggio), della Prof.ssa Mina Gregori (Presidente della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi) e della Dott.ssa Rossella Vodret (curatrice della mostra Dentro Caravaggio a Palazzo Reale di Milano). Vi è poi un piano più intimo, atto ad analizzare la psiche e l’interiorità del grande artista, grazie alla creazione di scene pregne di simbolismo estetico e metafisico. Prodotto nato dalla penna di un’ottima Laura Allievi e retto da una regia sublima, che porta la firma di Jesus Garces Lambert.
Caravaggio – l’Anima e il Sangue – è l’omaggio definitivo a uno dei più grandi esponenti universali della pittura, un mosaico sublime e perfetto, all’interno del quale si incastrano alla perfezione tutti i tasselli necessari alla sua creazione. La fotografia di Massimiliano Gatti è esaltata dai giochi di luci e ombre del Caravaggio, dalla lotta contro l’oscurità che ne ha segnato l’esistenza travagliata. Un attore diviene una proiezione quasi astratta della psiche umana del maestro, e le scene che lo vedono protagonista sono un’esperienza quasi mistica per la vista di chi guarda. La tridimensionalità con cui tali sequenze vengono assemblate assieme da un impeccabile Valentina Corti, rende al meglio la perfezione di questi quadri in movimento; in cui i colori, le sorgenti di luce lontane e la stessa presenza fisica degli artisti inquadrati, incantano senza sosta. Ogni anfratto dell’esistenza di Michelangelo Merisi viene portato alla luce con devozione e rispetto, e le testimonianze dei documenti dell’epoca , unite alle voci appassionate dei narratori Manuel Agnelli e Emanuele Marigliano, finiscono col trascinare chiunque nel turbinio di una vita fatta di eccessi e virtù. Caravaggio per tutta la vita lotta contro l’oscurità che lo ha segnato sin da piccolo, con la morte dei genitori, e lo ha perseguitato fino agli ultimi respiri su questo mondo. Il Prof. Striati, esaltato da uno spirito indomabile, paragona l’esistenza del Caravaggio a quella dell’uomo pipistrello Batman. “Hanno entrambi lottato tutta la loro vita contro l’oscurità che li ha segnati da bambini. A Batman hanno ucciso i genitori davanti agli occhi, all’uscita da uno spettacolo teatrale, mentre a Caravaggio sono stati portati via dalla peste. Batman non ha dei superpoteri, ma si affida a delle tecniche per combattere la sua lotta; così fa Caravaggio, grazie alle sue opere”. L’artista infine sceglie la luce, nonostante abbia speso la vita in fuga, tra un capolavoro e l’altro, con brevi periodi di pace, fino a al giorno della sua scomparsa: il 18 luglio 1610.
Grandi meriti vanno dati inoltre al reparto musicale. Matteo Curallo, con i suoi inediti, conferisce al prodotto finale una profonda drammaticità. Anche grazie a lui la figura dell’artista diviene epica, fino quasi a sfociare nell’eroismo, trasformandolo in un simbolo romantico, tanto caro ai pittori ottocenteschi che in Caravaggio trassero l’anima per la loro arte. Dulcis in fundo, la sorprendente tecniche dell’ultra risoluzione di un girato in origine in 8K(7680×4320) e il formato cinescope 2:40 fanno sì che l’intero documentario si trasformi in un’opera quasi tattile, in grado di carpire e far apprezzare i dettagli più inimmaginabili, esaltando in oltre le forme e la dimensionalità dei dipinti stessi; oltre all’enfasi dell’illuminazione, elemento fondamentale per i lavori di Michelangelo Merisi.
Caravaggio – l’Anima e il Sangue – uscirà in oltre 330 sale ( un record assoluto per l’arte al cinema) solo nei giorni 19, 20, 21 febbraio, per poi approdare in centinaia di città sparse per il mondo.
Un’opera fondamentale che guida lo spettatore nell’universo pittorico e intimo dell’artista Caravaggio, servendosi di tecniche cinematografiche superiori e all’avanguardia. Intere scolaresche dovrebbero affollare le sale, tuffarsi in questo viaggio meraviglioso che esalta i sensi e chiunque possa dire di aver visto nella propria vita almeno un’opera dell’artista. Un uomo tormentato e geniale, il quale, se avesse potuto, avrebbe ritratto la sua stessa commozione dopo la visione di questo scrigno di capolavori.
VOTO: 8.5
DISTRIBUZIONE: Nexo Digital
USCITA: 19, 20, 21 febbraio 2018
DURATA: 90 minuti
GENERE: documentario
PAESE e ANNO: Italia, 2018
REGIA: Jesus Garces Lambert
SCENEGGIATURA: Laura Allievi
FOTOGRAFIA: Massimiliano Gatti.
MUSICA: originale di Matteo Curallo.