Torino Film Festival 2013: Paolo Virzì è il nuovo direttore
Nato nel 1982 con il nome di “Festival Internazionale Cinema Giovani”, il “Torino Film Festival” è oramai giunto alla sua 31° edizione, quella per intenderci dal 22 al 30 novembre 2013, passando il testimone al regista toscano Paolo Virzì, che così facendo riceve l’importante eredità lasciata dal suo altrettanto stimato predecessore, il collega Gianni Amelio. Scelto nel corso dell’Assemblea dei Soci Fondatori del Museo Nazionale del Cinema di Torino, Paolo Virzì nasce a Livorno nel 1964, per poi trasferirsi nel capoluogo piemontese quando è ancora molto piccolo. Considerato l’innovatore della commedia all’italiana di genere tipicamente popolare, debutta dietro la macchina da presa nel 1994 con “La bella vita”, la cui trama si fonda su un triangolo sentimentale tra Sabrina Ferilli (Mirella), cassiera in un supermercato, Claudio Bigagli (Bruno), marito di Mirella e operaio in un’acciaieria in crisi e Massimo Ghini (Gerardo), amante di Mirella e impiegato presso una piccola emittente tv. La celebrità però, giunge nel 1997 con “Ovosodo”, proseguendo poi con le pellicole “Caterina va in città” (2003), “Tutta la vita davanti” (2008) e “La prima cosa bella” (2010).
Tornando invece al festival torinese, oltre alla direzione di Paolo Virzì, l’evento spettacolare godrà anche della partecipazione grafica del fumettista e regista italiano Gianni Pacinotti, in arte “Gipi”, che ha curato personalmente il manifesto ufficiale della 31° edizione del Torino Film Festival. Autore de “L’ultimo terrestre” (2011), in concorso alla 68esima Mostra del Cinema di Venezia, e di “Smettere di fumare fumando” (2012), proiettato al Torino Film Festival dell’anno scorso, il suo disegno è un racconto emozionante, un’esperienza artistica ed evocativa che illustra quanto sia bello ed entusiasmante questo festival.
Infine, è doveroso spendere ancora qualche parola sul punto di vista di Paolo Virzì, in merito al Torino Film Festival 2013, un festival caldo e accogliente, per nulla modificato nelle sue caratteristiche, che cercherà di realizzare un sogno, quello di unificare spettacolo e intrattenimento popolare, in un continuo e fruibile interscambio culturale e sociale, anche attraverso le meraviglie del web, insomma un percorso cinematografico sconfinato che sappia soddisfare i gusti degli spettatori, e che dia la possibilità agli stessi di interagire, rilanciando il cosiddetto “Premio del pubblico”, cioè l’opportunità dapprima di valutare ogni singolo film visto, e in un secondo momento dare un voto per ciò che si è scelto di visionare, un metodo davvero efficace e coinvolgente per rendere il Torino Film Festival ancora più interattivo ed interessante.
Selene Virdò
11 novembre 2013