Scarichi killer nel golfo di Napoli! La denuncia di “Mare Vivo” in un plastico, presentato alla Stazione Marittima

di Luigi Rubino
Restituire il mare ai napoletani nella sua totale ed integra bellezza è l’obiettivo dell’associazione ecologica “Mare Vivo”che, in occasione del Giubileo del mare che si è svolto alla Stazione Marittima di Napoli, ha presentato un progetto in plastico elaborato dagli alunni del liceo artistico e dell”istituto statale d’arte “Francesco Grandi” di Sorrento dal titolo: ” Il Golfo di Napoli nella morsa degli scarichi Killer”. Il modello tridimensionale riproduce lo stato di depurazione e degli scarichi del golfo partenopeo, partendo da Regi Lagni a Punta Campanella, per continuare poi con le isole di Capri, Ischia e Procida. ” La realizzazione del plastico ( che misura due metri per due) realizzato con tutti i particolari dagli alunni della scuola – ci dice Nunzia Gentile, delegata provinciale di “Mare Vivo” mira a far conoscere ai napoletani la situazione reali delle acque del golfo della città. Attualmente – precisa l’esponente dell’associazione – non c’è nessun depuratore che funzioni al 100%.
Come si può vedere dal plastico, abbiamo evidenziato, con macchie rosse le zone in cui le acque trascinano liquami e materiale inquinante verso il mare. Il motivo di questa situazione -ci spiega la delegata di Mare Vivo – è dovuto anche ad un fondale non molto profondo e al continuo cambio di corrente riscontrato negli ultimi due anni.Con questo lavoro presentato alla stazione Marittima di Napoli, intendiamo sensibilizzare i cittadini, e le Autorità su questo preoccupante problema. Le responsabilità? Sono di molti. Mi riferisco alle autorità preposte e a coloro che si sono occupate della depurazione da 30 anni fino ad oggi, partendo dal Commissariato straordinario per il depuratore della Foce del Sarno fino ad arrivare all’emergenza inquinamento che va attibuita, senza dubbio, alla regione Campania.”