AL TEATRO AREA NORD, IL PRIMO SPETTACOLO ITALIANO SULLE PUSSY RIOT
In scena presso il Teatro Area Nord di Piscinola (Napoli), “Grrrls” il primo spettacolo italiano sulle Pussy Riot, scritto e diretto da Giovanni Del Prete, con Francesca Iovine, Elisabetta Bevilacqua, Eleonora Fardella e Francesca Satolli. Lo spettacolo, sarà rappresentato durante la terza settimana della rassegna “Coloriamo di rosa il Tan” l’1 e 2 Novembre.
La storia, ormai nota all’opionione pubblica, è quella delle tre componenti del collettivo feminista e politicamente impegnato che nel Marzo del 2012 entrano nella Chiesta di Cristo Salvatore a Mosca e coperte da un passamontagna interrompono la liturgia recitando una sorta di preghiera contro la politica di Putin e in cui chiedono alla Madre di Dio di liberare la Russia dal Capo di stato. Per questo, vengono immediatamente arrestate, incarcerate e condannate con l’accusa di teppismo e istigazione all’odio religioso. La loro storia, nel giro di poco tempo, fa il giro del mondo. La storia delle tre donne, è lo spunto per le riflessioni della neonata compagnia Caravan Teatro, che vuole interrogarsi sulla reale condizione della donna all’interno della società, su quali siano le problematiche che deve affrontare e su quale sia il suo rapporto con il potere. L’azione delle Pussy Riot diventa qui uno spunto, l’incipit di una storia di donne rispetto alla quale lo spettatore è chiamato a farsi un’opinione.
“Grrrls” – racconta Giovanni Del Prete – è un termine derivante dal “Riot Grrrl” ovvero “disordine civile di un gruppo di ragazze” ed è un sottogenere musicale punk rock al femminile. Dai fatti accaduti alle Pussy Riot – continua – collettivo d’arte femminile, nella maschilista Russia post comunista ha inizio il racconto di emancipazione ma anche di ribellione, di disobbedienza civile, di libertà. Il rapporto conflittuale – spiega – che il potere da sempre maschile, ha contro le eccellenze delle donne è la base di questo spettacolo.
Le vicende delle Pussy Riot – conclude – sono contemporanea alla nostra epoca, talmente contemporanee che giorno per giorno escono notizie su di loro, così abbiamo la possibilità di un work in progress che asseconda e segua le vicende ancora in divenire del gruppo, e questo ci pone la necessità del non-dove e del non-quando stilistico”
Paolo Marsico
1 novembre 2013