Legge discriminatoria, allo studio negli stati del Golfo Persico, per rilevare i viaggiatori gay prima dell’ingresso in quei Paesi
E’ risaputo come in quasi tutti i Paesi del Golfo Persico, come il Bahrain, Kuwait, Qatar, Oman, Arabia Saudita e Emirati Arabi Uniti, sono in vigore delle leggi che vietino atti omosessuali. In Kuwait, in particolare, le persone coinvolte in atti omosessuali possono ricevere fino a 10 anni di carcere, mentre in Arabia Saudita, l’omosessualità è addirittura punita con la morte.
Ebbene, proprio in questo clima di vergognosa intolleranza in questi Paesi, è allo studio un progetto di legge, che ha dell’incredibile e, se venisse confermata la notizia, che al momento sta circolando su diversi Media internazionali, ma non ancora in Italia, provocherà l’inevitabile mobilitazione della comunità internazionale, ancor prima che tali provvedimenti da Terzo Reich possano trovare approvazione e diventi legge in quegli stati.
Dalla notizia, che non trova ancora conferme ufficiali, sembrerebbe che funzionari della sanità in Kuwait hanno dichiarato che il proprio Paese presto introdurrà un test medico, per rilevare i viaggiatori gay prima che possano entrare nel paese.
Come questa visita medica accerterebbe un presunto o reale stato di omosessualità, non è ancora dato di sapere, ma il direttore del dipartimento di salute pubblica in Kuwait, Yousouf Mindkar, ha dichiarato che presto verranno rese pubbliche le modalità.
Già attualmente gli stranieri, che entrano nei paesi del CCG, sono già sottoposti ad un controllo sanitario di routine, a questi controlli verrebbe introdotto un test per rilevare le persone LGBT, che verranno poi allontanate dai confini.
Sebastiano Di Mauro
12 ottobre 2013