Avvistato squalo a Porto Pino: scene di panico ed il povero pesce ha avuto la peggio

Ieri pomeriggio a Porto Pino, una località della costa sud-occidentale della Sardegna, in Provincia di Carbonia-Iglesias si sono viste scene da film dell’orrore, tipo “Lo Squalo” di Steven Spielberg.
Due bagnanti, padre e figlio, stavano nuotando nel bellissimo mare di quella costa a circa 50 metri dalla spiaggia, quando vicino alla scogliera, in località Portu de su Trigu, si sono trovati faccia a faccia con uno squalo di oltre 80 centimetri.
Marco Mele, operaio Alcoa, di questa avventura racconta così: “Stavo insegnando a mio figlio di undici anni a fare le immersioni, per questo ci siamo allontanati dalla riva, raggiungendo un fondale di circa 10 metri. A un certo punto, il bambino mi ha afferrato il piede spaventato e mi ha indicato un grosso pesce che stava fermo a mezza profondità. Muoveva solo la coda di tanto in tanto e, pensando fosse una grande spigola, sono sceso a vedere”.
La sorpresa del bagnante che si è immerso per controllare è stata quella di non avere a che fare con una spigola di grosse dimensioni, ma con un vero squalo.
A questo punto l’istinto paterno lo ha portato a preoccuparsi per il figlio e quindi lo afferrava per la coda e lo scaraventava fuori dall’acqua sulla scogliera.
Solo dopo, uscendo dall’acqua si avvicinava all’animale, che era già agonizzante sugli scogli e ha tentato di rianimarlo rimettendolo in acqua, ma per lo squalo non c’era più nulla da fare, perchè era già morto.
Intanto però sul bagnasciuga si era scatenato il panico tra i bagnanti. Le mamme hanno richiamato fuori dall’acqua i propri figli e in tanti hanno richiesto aiuto alla Capitaneria di porto e qualcuno perfino alla forestale.
In molti erano convinti che intorno ci potesse essere la madre del piccolo squalo che cercasse il suo cucciolo e quindi si è lasciata andare a sceme da panico.
I militari della Capitaneria di porto intervenuti, hanno sentito il racconto di Mele e constatato cke il pesce era un piccolo squalo, raro da trovare nei nostri mari, che forse si era avvicinato troppo alla costa perché malato. Poi hanno rimproverato l’operaio, dicendogli che una volta avvistato l’animale, avrebbe fatto bene ad avvisarli, ma non avrebbe dovuto prendere l’iniziativa di afferrare l’animale. Comunque, vista la buona fede, nessuna conseguenza per il bagnante, divenuto, suo malgrado protagonista di una scena da film orror, conclusasi bene per tutti, tranne che per il povero squalo che ha avuto la peggio.
Sebastiano Di Mauro
4 agosto 2013