Sostanza aliena piove dal cielo in l’Alaska: allertate le autorità locali
di Roberto Mattei
E’ semi-solida e oleosa ,di colore arancione tendente al fluorescente, ed è stata rinvenuta nell’area portuale della città di Kivalina e nei secchi per l’approvvigionamento idrico in dotazione ai residenti. Si ignora al momento l’origine del fenomeno.
Un fatto inquietante si è verificato la scorsa settimana a Kivalina, una città-isola (corallina) situata lungo la costa nord-ovest dell’Alaska, a 740 chilometri dal circolo polare artico, che ospita una comunità eschimese di circa 400 persone. Una strana sostanza arancione, semi-solida, è stata rinvenuta galleggiante nel porto e nei secchi che i residenti utilizzano per la raccolta dell’acqua potabile. Di cosa si tratti, al momento nessuno lo sa.
L’unica cosa certa è che “l’invasore alieno” (o “la cosa arancione”) così è stato definito dagli abitanti, è caduto dal cielo con la pioggia di giovedì scorso. Secondo la Guardia Costiera, che indaga sull’accaduto, potrebbe trattarsi di un’alga. E’ escluso categoricamente che la sostanza sia stata creata artificialmente dall’uomo o che si tratti di un derivato del petrolio.
L’ipotesi dell’alga trova un valido fondamento nel fatto che, dopo alcuni giorni, il materiale presente nell’acqua si è completamente dissolto mentre quello caduto sulla terraferma si è asciugato, polverizzandosi. Tutti i residenti sono stati comunque invitati a bollire l’acqua prima di berla e soprattutto a tenere lontani i bambini dalla cosa arancione. C’è tuttavia molta preoccupazione tra gli abitanti della zona poiché temono che il materiale possa essere nocivo. «Come si farà a pescare e preparare le provviste per l’inverno? Confidiamo al 100 per cento in un aiuto dello Stato».
È la domanda che si pone la stragrande maggioranza degli abitanti e che il sindaco del villaggio ha ribadito al governo degli Stati Uniti d’America (l’Alaska per chi non lo sapesse è uno Stato federato degli Stati Uniti d’America). Altra grande preoccupazione è che le riserve d’acqua della città si stanno esaurendo. Per Emanuel Hignutt, un chimico del Dipartimento di Stato del laboratorio di Conservazione Ambientale di Anchorage il materiale caduto dal cielo resta comunque un mistero: «Nella zona ci sono un certo numero di esperti in grado di identificare se si tratta di un materiale organico o inorganico e a quale specie eventualmente appartenga. E’ quello che andremo a determinare».
Che l’aria che si respira a Kivalina sia densa di preoccupazione lo si percepisce anche dal fatto che parte dei campioni è stata inviata anche all’Università di Fairbanks, in Alaska e al National and Atmosperic Administration Laboratory nel Sud Caroline. Se fosse stata una cosetta da poco conto sarebbero state coinvolte solo le amministrazioni locali, invece sono stati interpellati scienziati e ricercatori che lavorano presso istituti di una certa rilevanza. «E’ la prima volta che accade un fatto del genere a Kivalina» ha detto Austin Swan, 63 anni, uno dei cittadini che ha aiutato le autorità locali nella raccolta dei campioni. «Erano li, nell’acqua, tutti raggruppati insieme che galleggiavano e adesso sono un mucchio di polvere che può essere spazzato via facilmente dal vento» ha evidenziato Swan che ha anche aggiunto come parte del materiale era oleoso e lucente, dando allo stesso un effetto fluorescente.
La città-isola non è tuttavia l’unica ad esser stata interessata dall’inspiegabile fenomeno. Un altro cittadino, Shannon Melton, mercoledì 3 agosto era in barca sul fiume Buckland, 150 chilometri a sud-est di Kivalina e ha notato che le acque del corso d’acqua avevano una strana colorazione. «Era arancione», ha raccontato l’uomo ad alcuni ricercatori. Il giorno dopo, Shannon ha preso nuovamente la barca per andare a raccogliere le bacche, uno dei cibi preferiti dagli esquimesi, e ha notato che il fiume era tornato al suo colore originale ma alcune insenature dello stesso presentavano ancora una strana sfumatura tendente all’arancione.
Lo scorso gennaio, l’Alaska era stato interessato anche da una inconsueta moria d’uccelli e pesci che aveva fatto pensare a un esperimento segreto da parte delle autorità militari statunitensi. Non dimentichiamo infatti che in questa parte del mondo è presente l’impianto HAARP (High Frequency Active Auroral Research Program), un’istallazione civile e militare per la ricerca scientifica sugli strati alti dell’atmosfera e della ionosfera nonché per le comunicazioni militari, da molti anni sotto accusa della critica internazionale perché ritenuta responsabile di terremoti artificiali e cambiamenti climatici.