Irlanda del Nord: la Siria al centro delle negoziazioni del G8
I dirigenti degli otto paesi più industrializzati si ritrovano oggi lunedì 17 giugno e domani, martedì in Irlanda del Nord a Lough Erne. La Siria non figura tra i partecipanti del programma ufficiale organizzato dal Primo ministro britannico David Cameron per questo G8, ma sarà al centro delle discussioni. L’atmosfera rischia di farsi tesa.
La Siria s’invita al g8 dopo l’annuncio fatto giovedì da Washington di un aiuto militare agli insorti. Anche se gli Americani non hanno precisato la natura delle armi che contano di consegnare ai ribelli e anche se sono suscettibili di sbilanciare radicalmente il rapporto delle forze sul terreno diventato favorevole al regime di Assad, questo annuncio ha letteralmente infuriato il potere russo: “Volete aiutare queste persone con delle armi. La Russia non può nemmeno immaginarselo”, ha dichiarato il Presidente russo, appena sbarcato in territorio britannico. Tuttavia la Siria non parteciperà.
Vladimir Putin ha ribadito il proprio sostegno al regime di Assad dichiarando agli altri dirigenti del G8: “Noi continueremo a consegnare armi al governo legittimo della Siria, in modo conforme alle leggi internazionali”. In un bello slancio diplomatico, David Cameron ha tentato di inasprire il dibattito: “Noi utilizzeremo l’opportunità di avere tutti i capi di Stato qui per tentare di costruire su un terreno comune il futuro della Siria”, ma le discussioni rischiano di essere tese tra il Presidente Americano Barack Obama e Vladimir Putin che devono incontrarsi proprio oggi.
I dirigenti del G8 vogliono anche discutere di soggetti più consensuali, di soggetti economici. Il summit inizierà con una cerimonia per lanciare le negoziazioni in vista di un accordo di libero scambio tra l’Unione europea e gli Stati Uniti. I dirigenti del G8 discuteranno anche della situazione economica generale. Cameron infatti cercherà di ottenere uno sforzo congiunto per lottare contro l’evasione fiscale e per ottenere maggior trasparenza da parte delle grandi multinazionali. Il commercio, la trasparenza e la fiscalità erano all’inizio gli unici soggetti che figuravano sul programma fissato dal Primo ministro britannico per questo G8.
Manuel Giannantonio
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17 giugno 2013