“Pasinetti fotografo e cineasta”, una piccola celebrazione a Roma, al Teatro dei Dioscuri al Quirinale
Pasinetti fotografo e cineasta è il titolo dell’esposizione al Teatro dei Dioscuri al Quirinale, inaugurata lo scorso 22 Novembre e aperta al pubblico fino al prossimo 28 gennaio 2018. La mostra è stata ideata e curata da Carlo Montanaro, organizzata e promossa da Istituto Luce-Cinecittà in collaborazione con il CSC – Centro Sperimentale di Cinematografia.
L’esposizione ai Dioscuri (non lontano dal Quirinale) celebra l’attività fotografica di Francesco Pasinetti, collaterale al suo lavoro come sceneggiatore, drammaturgo, critico e storico del cinema, nonché docente del Centro Sperimentale di Cinematografia, di cui fu direttore nel dopoguerra e fino alla sua morte,avvenuta quando era ancora giovane nel 1949 (a trentotto anni). Buona parte dei materiali originali della sua opera fu distrutta nel 1970 in un incendio della sua casa veneziana, da cui anche una certa difficoltà nel raccogliere testimonianze documentali dirette.
Le tre silenziose sale del Teatro dei Dioscuri, raccolgono così la testimonianza – attraverso i suoi scatti – di quello che fu all’epoca uno dei più importante personaggi del primo cinema innovativo italiano, oggi si potrebbe dire un vero “influencer”, mentore di artisti più di lui (e anche grazie a lui) passati alla storia dell’Ottava Arte: tra gli altri Alida Valli, Vittorio De Sica, Michelangelo Antonioni.
A comporre la mostre ottanta stampe in bianco e nero, in medio formato, restaurate e stampate dal fotografo veneziano Francesco Barasciutti; le stampe partono da un restauro di negativi degli anni ’30 e ’40, rese in digitale tramite l’utilizzo delle tecniche più odierne, che hanno permesso di portare nel passaggio al digitale tutta la sensibilità della camera oscura. Dal passato evocato da queste stampe emergono piccoli scorci di vita e di paesaggi, sospesi e immobili, spesso deserti, ma sempre evocativi, frammenti di un discorso poetico personale e intimo, non sorprendente né clamoroso, piuttosto malinconico.
A seguire un paio di dipinti di Pasinetti; questo il contenuto di un’esposizione pensata per raccontare il modo di Pasinetti di vedere l’Italia dei primi decenni del Novecento, la sua Venezia e il mondo scomparso della Laguna, delle campagne, di un certo modo di fare cinema, anche attraverso gli scatti di scena, durante le lavorazioni dei cortometraggi documentaristici (“Venezia minore”, “Nasce una famiglia”, “Sulle orme di Giacomo Leopardi”) e dell’unico suo lungometraggio, “Il canale degli Angeli”.
Completa la piccola mostra una sezione dedicata ai suoi cortometraggi, antesignani per certi versi della stagione del neorealismo, e una video-testimonianza dei suoi collaboratori.
Una mostra sincera, anche se forse non all’altezza del ruolo – discreto ma unanimemente riconosciuto – del personaggio.
Per approfondire qui trovate l’intervista a Carlo Montanaro, curatore della mostra.
Roma – Teatro dei Dioscuri al Quirinale Via Piacenza, 1
Dal 22 novembre 2017 al 28 gennaio 2018
Ingresso libero
Aperta dal Martedì alla Domenica, dalle 9.00 alle 18.00