Davide Foschi: dal Manifesto del Metateismo, alla natura dell’essere umano: l’Artista e l’Uomo
L’Artista Davide Foschi nasce a Milano da una famiglia di artisti e letterati; dalla linea paterna riceve il dono del talento pittorico essendo il padre un pittore professionista della Milano di fine anni 70.
Fin dalla più tenera età Foschi mostra un innato talento e a 12 un’esperienza spirituale lo segna per sempre; l’artista spiega: “Da ragazzo preferivo non parlarne, era qualcosa di talmente intimo e complesso da descrivere, non ne avevo i mezzi per farlo. Da qualche anno ho sentito che era giunto il momento di spiegare cosa mi succedette in quell’incredibile momento durante i miei 12 anni, ora ne posso parlare con serenità, con il giusto distacco. Era l’anno della grande nevicata a Milano, oltre un metro di neve aveva invaso le strade e ormai si era ghiacciata. Uscii di corsa da casa per raggiungere la scuola, per la fretta superai delle transenne che avrebbero dovuto evitare il passaggio indicando il pericolo di un tratto del marciapiede. Sentii all’improvviso delle urla chiaramente a me indirizzate da più parti. Quel grido “Attento, attento!” mi mise in allarme ma non compresi all’istante il motivo, ebbi solo il tempo di alzare lo sguardo verso il cielo e vedere un enorme blocco di ghiaccio staccarsi dall’ottavo piano di un grande palazzo dei primi del novecento, indirizzato esattamente sopra di me. Non ebbi la forza né l’istinto di muovermi, rimasi bloccato, sentivo che non avrei avuto il tempo di evitarlo. Nell’istante in cui il blocco di ghiaccio piombo’ su di me, nella frazione di secondo che tocco’ il mio capo, la normale coscienza si spense ed ebbi una strana esperienza totalmente interiore, visto che ormai il mio corpo era schiacciato sotto il metro della lastra di ghiaccio schiantata a terra: per prima cosa rividi in una frazione di infinito spazio/tempo la mia vita riavvolgersi a ritroso fino al momento della nascita. Un momento di buio. Una luce. Altre immagini di qualche tipo di esistenza anteriore. Sentii nel frattempo varie voci raccontarmi il funzionamento di certi meccanismi vita/morte e mi arrivarono tanti piccoli insegnamenti che poi ho sempre custodito in me gelosamente. All’improvviso il classico fenomeno extracorporeo: mi ritrovai dall’altra parte della strada, sul marciapiede di fronte, chiaramente non con il corpo fisico ancora sepolto dal ghiaccio. Vidi le persone che erano accorse che cercavano di salvarmi, scavando furiosamente nella neve. Intanto una voce di fianco a me iniziò a dirmi pacatamente che dovevo stare tranquillo, perché non era ancora arrivato il mio momento. Poco dopo, quando quei passanti accorsi riuscirono a liberarmi dal ghiaccio, riaprii gli occhi. Non avevo un graffio, una ferita, nulla. Solo un certo giramento di testa ma quello poco mi preoccupava. Benchè l’ambulanza chiamata da qualcuno stava già raggiungendomi mi alzai, ringraziai tutti per l’aiuto e nello stupore generale mi rimisi lo zaino in spalla e iniziai a correre in direzione della scuola. Un’esperienza che mi ha cambiato la vita; da quel momento ebbi la certezza avendola vissuta personalmente che la vita non è solo quella che ci appare, ebbi delle risposte alle domande che tutti prima o poi ci facciamo e in qualche modo da quel momento cambiai. Di lì a poco sarebbero arrivati momenti difficilissimi dal punto di vista familiare e grazie a quello che mi era accaduto non persi mai la fiducia nel mondo, nella vita, nell’essere umano e in tutto cio’ che c’è al di là di esso.”
A 21 anni approfondisce gli studi sui principi e sull’essenza dei colori di Goethe, Steiner e Kandinsky che lo spingono al superamento del figurativo; dopo diverse esposizioni artistiche Foschi si dedica al tema della lotta tra Luce e Tenebra, così spiegato dallo stesso artista: “Gli antichi alchimisti parlavano di tre fasi: nigredo, albedo, rubedo. Tenebra, Luce e Colore (Rosso). Io ritengo che i due poli opposti, il Nero e il Bianco, siano il simbolo e l’essenza dei due estremi. La tentazione del tutto nero e del tutto bianco è sempre fortissima nell’essere umano: perché? Perché è facile affidarsi all’assoluto, sia esso fede o non fede, rispondere sempre sì o no. Privarsi del libero arbitrio e dello sforzo di scegliere, e quindi di prendersi la responsabilità anche di sbagliare, è una tentazione sempre fortissima per ognuno. Ma è dall’incontro della Tenebra con la Luce che nasce il Colore, come insegnano scientificamente Newton e umanisticamente Goethe. L’essere umano si trova di fronte quotidianamente a questa scelta. C’è chi per “troppa fede” uccide, per ottenere premi ultraterreni; c’è chi per mancanza assoluta di fede uccide ritenendo che dopo la vita non c’è nulla. Entrambe le posizioni hanno una caratteristica comune: si dimenticano del tutto della sacralità dell’essere umano. L’essere umano è colore, si parte dal Rosso e si arriva al Viola lungo la scala dell’arcobaleno, che per tante tradizioni religiose è proprio il simbolo del divino. Solo Tenebra o solo Luce accecano: il mio sforzo artistico ed umano è quello di vivere in prima persona nella gamma sensoriale, sentimentale, intellettuale e volitiva del Colore.”
Nel 2011, dopo il Salone del mobile a Milano e diverse esposizioni personali Foschi decide di sperimentare uno spettacolo teatrale dal titolo Il Viaggio; un’opera che l’artista stesso ci spiega: “Il Viaggio è stato uno spettacolo che ho scritto e ideato per far convergere vari tipi di arte ( musica, recitazione, poesia e arti visive) in un grande concerto che celebrasse la vita di un essere umano simbolico, perché in fondo è la storia che può avere ognuno di noi, dalla nascita alla crescita, dalla caduta alla rinascita fino alla morte. Sono stato accompagnato in questo Viaggio da grandi musicisti e attori, io stesso recitai in prima persona un monologo, accompagnando l’intera trama con le mie poesie e con la proiezione scenografica delle mie opere. Non a caso Il Viaggio è anche il titolo della mia prima opera, un fiammante olio su tela del 2004, che aprii la serie di quelle che poi sono diventate le mie creazioni storiche. Significati nascosti, romanticismo scevro da ogni sentimentalismo, senso dell’infinito e della meraviglia. Per me l’Arte doveva ricominciare da lì.”
Nel marzo del 2013 Foschi presenta ufficialmente per la prima volta nella storia , nella mostra Lux in Tenebris al centro espositivo N.O.A. di Milano, il Manifesto del Metateismo.
Ma come nasce questo Movimento?
Foschi ci spiega: “Il nome nacque nella mia mente, dal punto di vista artistico, nel 2012. Volevo creare una situazione diversa, totalmente mancante dal punto di vista socio-filosofico fino a quel momento: al di là del Teismo e contemporaneamente al di là dell’Ateismo. Il termine quindi si può leggere spostando l’alfa privativa a piacimento: Meta-Teismo o Met-Ateismo. Il desiderio con cui è nata quella che poi è diventato la filosofia esposta enfaticamente nell’omonimo Manifesto è stato quindi quello di dare una casa a chi in una casa non si vuole chiudere per difendersi. Al di là dei dogmi, rimettere al centro l’essere umano nel confronto col prossimo, perché solo dall’osservazione da diversi punti di vista può nascere una visione il più possibile oggettivo delle cose. Il Movimento del Metà teismo, dopo il lancio del Manifesto, è ora diffuso in tutta Italia e all’estero. Il Manifesto è stato sottoscritto da centinaia di cittadini, istituzioni, aziende e non solo da artisti. Un Movimento rivolto all’idea di ricreare i presupposti di un Nuovo Rinascimento, concetto che ormai è diventato il sottotitolo ufficiale del Metateismo, con l’invito a un nuovo incontro tra Cultura e Scienza, tra Oriente e Occidente, tra religiosi e atei, tra passato e futuro. Un Movimento che non assume posizioni precostituite politiche, filosofiche o religiose ma che di fatto in ogni sua manifestazione compie qualcosa in ognuno dei tre campi. Una riconquista del vero significato dell’Arte, quello di cui siamo stati privati da decenni di sperimentazioni estetiche e mere provocazioni. L’Arte è nata per ricollegare l’essere umano all’immenso. Come spiego nelle conferenze che tengo da anni in tante città italiane, l’Arte è nata nelle caverne preistoriche, nelle scene di caccia e di vita quotidiana, una sorta di esteriorizzazione dell’autocoscienza raggiunta, la prova della nostra evoluzione interiore. Per quello chi sottoscrive il Manifesto del Metateismo si può a ben diritto definire un Evoluzionario, altro neologismo che ho voluto fortemente, per distinguerlo dall’evoluzionismo darwiniano dominato interamente dal caso e dalla necessità del mondo fisico.Ormai, nell’ambito del Movimento, si sono create tante nuove realtà in tanti settori non solo o non esclusivamente artistici, come il Design, il MetaCoaching, le imprese d’ispirazione Metateista e altro stanno nascendo proprio in questo periodo, in diverse zone d’Italia.”.
Dopo molti successi artistici Foschi presenta il “progetto art-food” del Movimento del Metateismo, così spiegato dall’artista: “Marinetti ottant’anni fa scrisse il Manifesto della cucina futurista e i suoi obiettivi nel campo del cibo erano ben chiari: cancellare il passato, creare dal nulla un futuro alimentare diverso, caratterizzato completamente dalla tecnologia, dalla chimica e dagli additivi che avrebbero “migliorato” le prestazioni di tutto ciò di cui ci cibiamo. Devo dire che Marinetti ha fino ad oggi avuto ragione, l’arte culinaria è andata in questa direzione. Io, come ho espresso chiaramente nel Manifesto del Metateismo, sono profondamente convinto che per ricominciare a costruire il futuro dobbiamo riappropriarci del passato, senza cancellarlo o annullarlo. Questo principio, unito a quello della sacralità della vita, mi ha portato a pensare che anche il cibo debba in qualche modo seguire l’Evoluzione che propone in campo artistico, filosofico, culturale e scintifico. Ed ecco che, incontrando tante eccellenze del mondo culinario italiano, tra critici, nutrizionisti, chef e ristoratori, sono giunto alla conclusione che sia necessario porre le basi di un Manifesto da presentare all’Expo Milano 2015 che descriva un nuovo modo di alimentarci, che sappia riconquistare il passato con la medesima operazione che stiamo compiendo negli altri campi. Nell’arco del 2015 quindi presenteremo il Manifesto della cucina evoluzionaria, che nascerà dalla sintesi di tante opinioni rilasciate da questi illustri personaggi del settore, e presenteremo ufficialmente i primi grandi ristoranti che hanno già iniziato a lavorare in questa nuova direzione.”.
Il 1 maggio 2015 si aprirà MILANO EXPO 2015, dove l’artista rappresenterà l’Italia nel Mondo nella Rassegna “L’Arte e il Tempo”, e partirà la mostra personale di Foschi presso il Museo Arte e Scienza a Milano.
Alla domanda: Come si sente nel rappresentare l’Italia nel Mondo nella Rassegna L’arte e il Tempo per Milano Expo 2015?
L’artista risponde: “Ci saranno, in occasione di Expo 2015, oltre venti milioni di turisti provenienti da tutto il mondo che raggiungeranno Milano e l’Italia intera. Numeri impressionanti, che probabilmente saranno per decenni irraggiungibili per il nostro paese. Di sicuro è una grande responsabilità essere tra gli artisti italiani prescelti ma il grande lavoro che ho alle spalle in tanti anni di attività mi rende tranquillo e pronto per l’evento. Prendo spunto dalla presentazione appena avvenuta della mia Pietà a Trento, un evento ideato e curato dall’Assessorato alla Cultura per inaugurare dopo un lungo restauro la storica Cappella Sant’Adalberto: una folla incredibile, per uno dei più riusciti appuntamenti artistici avvenuti nel capoluogo trentino negli ultimi anni. Critici e pubblico entusiasti, emozioni continue da parte dei visitatori. Vedo un grande risveglio che mi conforta e m’invita a insistere in questa direzione. Peraltro la grande selezione milanese non sarà l’unico evento importante che mi riguarderà durante l’Expo: ai primi di giugno partirà la mia grande personale al Museo dell’Arte e della Scienza proprio a Milano in Piazza Castello, a pochi metri dal centro informativo Expo nel cuore della città. Per l’occasione vorrei portare anche altri grandi artisti che fanno parte del Metateismo, con alcune delle loro opere. Proprio per questi grandi eventi sto preparando un importante lavoro inedito di cui saranno pubblicati solo alcuni particolari sul Catalogo dell’arte Moderna Mondadori e su altre pubblicazioni nazionali. Sarà una sorpresa, credo e spero molto gradita.”.
Un’artista geniale Davide Foschi spirituale e creativo, quando anche l’arte chiede una nuova interpretazione, un nuovo rappresentante in un’epoca di saturazione creativa, Foschi ci presenta un nuovo progetto, una nuova idea del “fare arte”.
Alla nostra ultima domanda: “Chi è realmente l’artista Davide Foschi?”
L’artista risponde: “Un essere umano che osserva il tempo e lo spazio con la stessa cura e visionarietà con cui si progetta un palazzo, un tempio o una cattedrale che deve affrontare la prova dei millenni.”
di Lucia Arezzo
28 ottobre 2014