di Andrea Marasea
Due individui, di cui testimoni oculari riferiscono di aver sentito un forte accento dell’Italia meridionale indossando parrucche e passamontagna sono entrati dentro la filiale di Montorio al Vomano della Banca Tercas intorno alle ore 10 lasciando all’esterno una Fiat Stilo, risultante poi rubata a Roseto degli Abruzzi con il motore acceso.
Approfittando del fatto che il sistema di bloccaggio delle porte che seleziona l’accesso alla banca, a causa di un disguido tecnico stava temporaneamente fuori servizio i due sono riusciti agevolmente ad entrare intimorendo i clienti e gli impiegati.
Hanno intimato subito ai cassieri di consegnare loro tutti i contanti a disposizione, facendo mettere il tutto all’interno di due buste, per un totale di 65 mila euro.
Tutto ciò non è sfuggito all’occhio di un agente della guardia forestale che si trovava a passare in quel momento, il quale accorgendosi della vettura lasciata all’esterno della filiale della banca con il motore acceso , pur non avendo inserita la chiave nel blocchetto dell’accensione bloccasterzo, notando altresì la presenza di un finestrino rotto ha fatto spegnere il motore della Fiat Stilo staccando i cavi precedentemente uniti dai malviventi.
Tutto ciò ha costretto i delinquenti, una volta usciti col bottino prelevato dalle casse della banca a scappare a piedi verso la parte vecchia della città, per le colline montoriesi lasciando una busta contenente parte del bottino ( 40 mila euro circa) in macchina, scappando con l’altra meno ingombrante con circa 15 mila euro.
Al momento polizia e carabinieri sono alla ricerca dei fuggitivi, un elicottero della polizia sorvola incessantemente la zona per stanare i malviventi.
Restano comunque alcune ombre su questa vicenda:
ad esempio: il sistema di bloccaggio e selezione di accesso proprio in quel momento fuori servizio?