La nostra intervista a Dj Drugo
Ciao Drugo, benvenuto su ‘Fiori di Cemento’. Sei sul pezzo da tantissimi anni, come ti sei avvicinato ai dischi e alla cultura hip hop?
Inizio con un doveroso ringraziamento a Fiori di Cemento ( perdonate la rima casuale ) e a tutti i suoi lettori.
Più che un avvicinamento consapevole, si può dire che il caso abbia deciso per me.
Mi sono avvicinato alla musica prediligendo altre sonorità, finché mi è capitato di vedere degli scratch dal vivo. La mia vita è cambiata. Verso la fine del 2004 ho lasciato la mia ragazza, ho salutato mia madre in lacrime, e con scorte alimentari e non mi sono chiuso in una stanza con un giradischi e un mixer.
Due anni dopo mi sono iscritto alla mia prima gara di scratch, cominciando inconsapevolmente a far parte di questa cultura.
In questi anni hai lavorato con tantissimi rapper della scena romana e non solo. La collaborazione che ti ha dato maggior soddisfazione?
Ogni collaborazione ben riuscita per me è una grossa soddisfazione a prescindere dai numeri.
Escludendo ovviamente i membri del mio gruppo, i Barracruda, una delle tante soddisfazioni risale al progetto scratchbusters ( Drugo, Bioshi, Pj ), quando con Clementino e Dj Gruff collaborammo per “Squadra Antimale”.
E fra i colleghi dj con chi ti trovi meglio a lavorare?
Le collaborazioni migliori avvengono quando anche a livello umano c’è una sintonia di fondo. Ho avuto la fortuna di lavorare con molti dj, con Bioshi ad esempio il feeling che si è venuto a creare ci ha portati a condividere esperienze e momenti molto importanti nel mio percorso, tra cui la vittoria dei mondiali ( Cracovia IDA 2008 show category ). Mi trovo molto bene anche con dj Myke, col quale ho un bel rapporto.
Nella tua disciplina hai sperimentato suoni diversi, electro, dubstep, drum’n’ bass. Pensi che in Italia pubblico e mercato siano pronti per questo tipo di sonorità o siamo ancora indietro rispetto alle altre piazze europee?
Penso che a livello di pubblico questi generi ormai siano sdoganati anche in italia. Il web e i portali di musica danno la possibilità a chiunque di ascoltare e comprare qualsiasi genere musicale.
Per quanto riguarda strutture, organizzazioni e investimenti, siamo un paese ancora orientato su generi più popolari.
Le etichette più grosse molto spesso sono straniere.
Dell’attuale scena rap cosa ne pensi?
Ormai il rap è il genere del momento, è arrivato al suo mainstream.
Le possibilità per chi lo produce e per chi lo ascolta sono aumentate moltissimo rispetto agli anni passati.
Per questo è un momento molto particolare in cui il rap si sta interfacciando con la sua deriva pop.
Si sta fratturando tra chi continua a pensarlo come movimento che deve restare underground e chi trova il compromesso con un pubblico più main.
Facendola breve ci sono tanti progetti validi in entrambi i mondi, ma altrettanti che dovrebbero sparire per selezione naturale.
Dovessi partecipare al progetto di un artista estraneo alla scena rap, con chi ti piacerebbe collaborare e perché?
Vorrei chiudermi un paio di mesi nello studio con i Noisia
La tua ultima fatica discografica, ‘Rainstorm/Sampler’, era fuori lo scorso settembre. Stai preparando qualcosa di nuovo per il 2016?
Sono in lavorazione delle prossime prossime uscite, e sto cominciando a pensare al mio primo disco ufficiale.
Ringraziamo Drugo e gli facciamo un grosso in bocca al lupo per tutti i progetti futuri.
Grazie a voi per la disponibilità.
Matteo Muoio
3 febbraio 2016