Sgominata la banda della ‘metro B’: tra loro anche due ragazze romane
ROMA – Organizzazione, rapidità di esecuzione e mancanza di scrupoli: questa era la ricetta vincente della banda di ragazzi arrestata dai carabinieri del comando provinciale dell’Urbe. I componenti del gruppo criminale sono tutti giovani, tra di loro anche alcune ragazze: si tratta di due 19enni e due 17enni, supportati da 2 coetanee; una 21enne e una 17enne.
In poco meno di un mese hanno messo a segno almeno 23 rapine all’interno delle aree pubbliche della ‘linea B’ della metropolitana capitolina. Vittime preferite della banda erano perlopiù giovani e ragazzi, che venivano accerchiati e costretti – anche con violenze fisiche – a consegnare i loro averi, in particolar modo smartphone, denaro e ogni cosa che potesse avere un valore.
Il gruppo utilizzava una metodologia di azione ben oliata: gli esecutori materiali delle rapine erano infatti spalleggiati dalle ragazze, che svolgevano la funzione di ‘palo’ e perquisivano le tasche dei malcapitati, spesso minacciati anche con un coltello e aggrediti con calci e pugni se opponevano una qualche resistenza.
I due ragazzi maggiorenni – un romano e uno di origini albanesi – sono stati raggiunti da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, mentre i due minorenni – un romano e l’altro di origine bosniaca – si sono visti recapitare un’ordinanza di custodia all’interno di un centro di accoglienza per minori. La ragazza più giovane – sono entrambe romane – è stata raggiunta da un’ordinanza che dispone la misura della permanenza in casa, mentre la maggiorenne è stata indagata a piede libero.
Davide Lazzini
31 ottobre 2014